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Pinterest e Pearltrees: bacheche e raccolte di storia realizzate dagli studenti ne LA CATTIVA SCUOLA

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Comunicazione Digitale
Apprendere le competenze e abilità di base della comunicazione digitale è un processo fondamentale per fare in modo che gli studenti da nativi digitali non diventino barbari digitali. Importante è acquisire la consapevolezza delle principali procedure e operazioni che stanno alla base della pubblicazione sul web e quindi del fondamentale obiettivo di fare in modo che gli studenti non siano passivi fruitori di contenuti precostituiti, ma autori

Abilità e competenze nella comunicazione digitale
Si tratta di operazioni quali scrittura (web writing) e lettura sul web, web publishing e web editing, cura dei contenuti (content curation), tagging (categorizzazione), folksonomia, ottimizzazione per i motori di ricerca (Seo), ecc. Tutte operazioni che hanno, per la maggior parte, analogie e corrispondenze anche nella comunicazione scritta (chirografica e tipografica) e che, anche nella comunicazione scritta, rappresentano capacità e abilità estremamente difficili da conseguire e padroneggiare pienamente. A maggior ragione ancora più difficile raggiungere livelli di competenze elevati nelle operazioni che costituiscono la grammatica e la sintassi della comunicazione digitale, ché, in un certo senso, la comunicazione digitale comprende come suo sottoinsieme quella chirografica e tipografica, anche se su ciò si potrebbero versare fiumi di inchiostro o di pixel. 

Alfabetizzazione digitale tramite i Social Network
Tra i possibili percorsi di "alfabetizzazione digitale" vi è quello di insegnare l'utilizzo di social network e webapps agli studenti assegnare loro dei lavori in modo che alla consapevolezza teorica si aggiunga la padronanza conseguibile solo con la pratica. Qualcosa di simile alle pagine di lettere e parole che un tempo si facevano scrivere agli scolari delle scuole elementari.

Obiettivi di apprendimento
A tale fine è opportuno far riferimento a applicazioni o social network che siano semplici da adoperare e le cui procedure di utilizzo,  per quanto possibile, siano universalizzabili, costituiscano cioè degli schemi di comportamento facilmente estensibili ad altri casi. E' inoltre chiaro che tali applicazioni o social network devono essere adoperati su contenuti e tematiche disciplinari con il duplice scopo di migliorarne / approfondirne la conoscenza e di apprendere l'uso dei fondamentali strumenti di elaborazione dell'informazione digitale, equivalenti, mutata mutandis, alla capacità nella cultura tipografica, di prendere appunti, schematizzare, annotare, ecc.

Pinterest e Pearltrees
A questo scopo ho scelto due applicazioni web o web apps, popolari, semplici da usare, amichevoli, divertenti: Pinterest e Pearltrees, Ho provveduto ad assegnare agli studenti, come esercizio, quello di cercare e selezionare risorse multimediali sul web e poi raccoglierle utilizzando questi due strumenti.

Selezionare e Valutare
In entrambi i casi le abilità messe in gioco sono di livello cognitivo e metacognitivo complesso, si tratta infatti di imparare a cercare fonti sul web (l'equivalente di quello che si fa cercando nei libri, in una biblioteca, ecc.), confrontarle e valutarle, selezionare quelle che si ritengono migliori in base a determinati criteri su cui occorre riflettere. E' importante anche sottolineare che qui non si tratta di far giocare gli alunni e le alunne con i social network, il lavoro cognitivo e metacognitivo riguarda principalmente, quasi esclusivamente, categorie, lessico, concetti delle discipline coinvolte e comporta da parte degli studenti uno sforzo per comprenderle sul piano teorico ed utilizzarle su quello pratico.

Categorizzare e Commentare
Una volta terminata la fase del reperimento delle risorse occorre esercitarsi nella complessa arte o scienza della categorizzazione per dare ordine al materiale raccolto in modo da offrirne una classificazione soddisfacente. Cosa questa piuttosto elementare con Pinterest che non consente di creare categorie dentro altre categorie ma una sola bacheca tematica. Con Pearltrees invece è necessario procedere a disegnare una gerarchia / tassonomia concettuale che comprende relazioni di genere e specie  e che permette di operare una organizzazione più raffinata delle conoscenze.
Conclusa questa operazione si passa alla grammatica di base della comunicazione digitale: creare dei titoli, recensire / commentare le singole risorse, fornire nel commento un eventuale valore aggiunto personale. manca in entrambi questi social network la categorizzazione / descrizione del materiale pubblicato.

Pubblicazione  e Gestione Account
Pubblicare significa in primo luogo creare un proprio account e saperlo gestire imparando ad eseguire le operazioni di base e utilizzare gli strumenti disponibili (condivisione, follower, following, like, embedding - incorporazione, collaborazione, ecc.).
In conclusione le due fasi permettono di misurarsi concretamente con il web e gli strumenti di comunicazione messi a disposizione e di maturare e/o potenziare le abilitò e competenze di base della comunicazione digitale.

I Risultati
Non è importante, anche se è auspicabile, che i risultati siano di buon livello ai primi tentativi, ciò che importa è una valutazione collettiva, fatta da docenti e studenti insieme, che individui gli errori comuni e le possibili strategie per ovviare a questi errori.
Questi sono esempi del lavoro svolto dagli studenti della classe IV F del Liceo "G. Brotzu" di Quartu Sant'Elena (CA), scelti tra i migliori, per chi volesse prendere visione di tutti i lavori degli studenti li può trovare qui: lavori eseguiti con Pinterest e Pearltrees.

Pinterest
Alice Cocco: L'Olanda

Pearltrees

La Cattiva Scuola
Rimane da dire dell'enorme carico di lavoro per il docente che questo modo di procedere comporta, infatti il povero insegnante deve:
1. sperimentare in prima persona i vari social network e imparare a utilizzarli prima di individuare quelli da proporre agli alunni;
2. ideare gli esercizi, spiegare agli alunni il funzionamento delle applicazioni web che dovranno adoperare e i criteri di valutazione che saranno adoperati in fase di correzione;
3. raccogliere gli esercizi che gli studenti sono soliti far piovere al docente da ogni luogo dello spazio virtuale (FB, Forum, whatsapp, mail, ecc.);
4. valutare gli esercizi visitando centinaia di link, leggendo centinaia di recensioni, ecc.
5. predisporre un foglio di correzione contenente criteri di valutazione, tabelle di punteggi, commenti per ogni singolo studente
6. procedere alla correzione in aula che deve essere collaborativa e rispondere alle innumerevoli richieste di chiarimento provenienti dagli studenti.
Perché tutto questo sia possibile occorre che trionfi LA CATTIVA SCUOLA.

Fortunatamente chi scrive, IO GIANFRANCO MARINI, sono molto lontano da LA BUONA SCUOLA, e dalla MERAVIGLIOSA VACUITA' e DAL CIALTRONESCO FASCINO GRAFICO di chi non comunica niente, quindi non devo passare ore e ore a scuola e a seguire corsi o sostituire colleghi o impegnarmi in altre attività dalla discutibile utilità per COLLEZIONARE PUNTI in modo da poter avere OGNI DUE ANNI 66 EURI, con i quali non si recupera se non in minima parte il danaro perso per avere LO STIPENDIO BLOCCATO DAL 2009, e che rimarrà probabilmente fermo FINO AL 2018.

IO SONO PER LA CATTIVA SCUOLA, preferisco impegnarmi per ciò che, a quanto si legge nel manifesto renziano de LA BUONA SCUOLA, è la COSA PIU' INUTILE "LA QUALITA' DELL'INSEGNAMENTO CHE SI ATTUA IN AULA CON I PROPRI STUDENTI" cercando di fare quanto meglio posso. 

PERCIO'

Non potendo USARE IL TURPILOQUIO, come mi piacerebbe fare, per motivi di decoro; mi limiterò a dire 

W LA CATTIVA SCUOLA 




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