Il Progetto Alexandria
Il progetto Alexandria viene presentato in un lungo articolo pubblicato su Bricks il 20 settembre 2014 dalla redazione di Brocks Alexandria intitolato: "La biblioteca (digitale) di Alexandria, un ambiente flessibile per contenuti educativi aperti". Il progetto nasce da una iniziativa di Agostino Quadrino, attivo da decenni nell'ambito dell'editoria digitale, e Mario Rotta esperto dell'utilizzo didattico del web.
Risorse Educative Aperte e Online
Alexandria è un ambiente di self publishing per gli insegnanti italiani e rende possibile pubblicare risorse da condividere e quindi aperte. Risulta indirizzato anche agli studenti che possono accedere a contenuti disciplinari e trans-disciplinari da utilizzare per gestire anche in autonomia il proprio percorso di apprendimento secondo un'ottica di Personal Knowledge Management.
La prospettiva è quella delle Risorse Educative Aperte o OER "Open Educational Resources" Si tratta quindi di un Repository, Archivio Digitale, Banca Dati che mira a raccogliere e rendere fruibili tutte le risorse digitali che, nonostante gli ostacoli frapposti dalle disastrose iniziative del ministero, gli insegnanti e studenti italiani producono quotidianamente e che non vengono in alcun modo valorizzate e/o rese condivisibili da chi sarebbe istituzionalmente preposto a questo compito.
Premesse di Alexandria: Personal Knowledge Environment e Personal Knowledge Management
Le premesse da cui parte il progetto sono due:
1.Il web costituisce la piattaforma potenziale entro la quale è possibile realizzare la formazione, ovvero i processi di insegnamento e apprendimento. All'interno dello spazio della rete, ciascuno, secondo le proprie esigenze e i propri interessi, ha l'opportunità di disegnare i limiti del proprio Ambiente Personale di Apprendimento o Personal Learning Environment;
2. Il web fornisce anche, attraverso strumenti o tools cloud (web based o webware), gli attrezzi per gestire il proprio percorso di apprendimento e organizzare, autonomamente e/o collaborativamente, la propria formazione. Questi strumenti sono le Applicazioni Basate sul Web o Web Based Apps.
Come si presenta la Home Page del Servizio Alexandria |
Un Servizio ispirato al web cloud e ai social network
Pregio di Alexandriaè di essere pensato e realizzato come un servizio web cloud e social come ne esistono tanti, senza complicazioni procedurali o burocratiche nelle varie operazioni che sono necessarie per realizzare e gestire il proprio account. La registrazione è molto semplice, così come la ricerca delle risorse disponibili. Infatti alla apertura e accessibilità del servizio, che utilizza quello che è l'approccio dei social network basato quindi sulla massima usabilità e su operazioni (registrazione, log in, pubblicazione, tagging, gestione dashboard, ecc.) ormai standardizzate.
Occorre segnalare che Alexandria è anche un marketplace, quei docenti o utenti che lo ritengano opportuno, possono anche indicare un prezzo per l'utilizzo del proprio lavoro, ma in generale prevale per ora la logica open.
Quelli che il Miur
Un sevizio del genere sarebbe dovuto nascere su iniziativa del MIUR, ma così non è stato. Si pensi a Gold, il repertorio di buone pratiche che nasce con la stessa finalità, qui i guai cominciano dall'inizio, infatti il solo tentativo di trovare la pagina da cui accedere a questo servizio è un problema, non è per niente semplice anche usando Google perché l'URL è http://gold.indire.it/gold2/, quindi se si cerca "gold" o "gold miur", non si trova quello che si cerca. Ho dovuto digitare su Google "gold miur buone pratiche" per superare il problema, ma non si tratta certo del più semplice e intuitivo degli approcci.
Poi se una volta giunti sul sito si ha anche la pretesa di trovare qualcosa presente al suo interno, più che a una strategia di ricerca occorre affidarsi alla fede nella buona sorte. Se digito il mio nome, la mia "buona pratica" presente su gold, non compare, non esisto, eppure sono stato anche tra i vincitori della edizione 2010 di Gold. Il fatto è che su Gold non sono presenti risorse (video, testi, file audio, link, ecc.), troppo semplice, ma i famigerati "progetti", delizia delle direzioni del MIUR, e archiviati secondo una lunga e complessa procedura che manderebbe in estasi il più borbonico dei burocrati, ma che non serve a ciò cui dovrebbe servire: trovare quello che si cerca. Si passano ore a compilare le varie schede di identificazione delle risorsa che si intende pubblicare, si devono scrivere le cose più assurde (obiettivi, finalità, stakeholder e altre amenità del genere) e si deve categorizzare il tutto secondo un sistema tassonomico sgangherato e complicato, che avrebbe fatto impazzire anche uno gnostico come Basilide. Cliccare QUI per averne un esempio. Comunque sia alla fine chi cerca non trova e questo dice tutto sul servizio offerto che pare basato sul principio: "teniamo lontani gli utenti rendendo tutto incomprensibile".
Facilità di accesso, semplicità nella ricerca, accuratezza nella classificazione delle risorse
Naturalmente su Alexandria, alla libera fruizione delle risorse corrisponde una rigida strutturazione delle stesse proprio per renderle più facilmente reperibili e fruibili. Al momento della pubblicazione infatti è necessario compilare una scheda dell'oggetto che si intende pubblicare in cui sono inseriti i metadati che descrivono quell'oggetto (descrizione, tags, titolo, autore, categorizzazione, ecc.) e che sono strutturati seguendo i criteri della folksonomia e di alcuni standard internazionali (MAG, Dublin Core).
Pregio di Alexandriaè di essere pensato e realizzato come un servizio web cloud e social come ne esistono tanti, senza complicazioni procedurali o burocratiche nelle varie operazioni che sono necessarie per realizzare e gestire il proprio account. La registrazione è molto semplice, così come la ricerca delle risorse disponibili. Infatti alla apertura e accessibilità del servizio, che utilizza quello che è l'approccio dei social network basato quindi sulla massima usabilità e su operazioni (registrazione, log in, pubblicazione, tagging, gestione dashboard, ecc.) ormai standardizzate.
Occorre segnalare che Alexandria è anche un marketplace, quei docenti o utenti che lo ritengano opportuno, possono anche indicare un prezzo per l'utilizzo del proprio lavoro, ma in generale prevale per ora la logica open.
Quelli che il Miur
Un sevizio del genere sarebbe dovuto nascere su iniziativa del MIUR, ma così non è stato. Si pensi a Gold, il repertorio di buone pratiche che nasce con la stessa finalità, qui i guai cominciano dall'inizio, infatti il solo tentativo di trovare la pagina da cui accedere a questo servizio è un problema, non è per niente semplice anche usando Google perché l'URL è http://gold.indire.it/gold2/, quindi se si cerca "gold" o "gold miur", non si trova quello che si cerca. Ho dovuto digitare su Google "gold miur buone pratiche" per superare il problema, ma non si tratta certo del più semplice e intuitivo degli approcci.
Poi se una volta giunti sul sito si ha anche la pretesa di trovare qualcosa presente al suo interno, più che a una strategia di ricerca occorre affidarsi alla fede nella buona sorte. Se digito il mio nome, la mia "buona pratica" presente su gold, non compare, non esisto, eppure sono stato anche tra i vincitori della edizione 2010 di Gold. Il fatto è che su Gold non sono presenti risorse (video, testi, file audio, link, ecc.), troppo semplice, ma i famigerati "progetti", delizia delle direzioni del MIUR, e archiviati secondo una lunga e complessa procedura che manderebbe in estasi il più borbonico dei burocrati, ma che non serve a ciò cui dovrebbe servire: trovare quello che si cerca. Si passano ore a compilare le varie schede di identificazione delle risorsa che si intende pubblicare, si devono scrivere le cose più assurde (obiettivi, finalità, stakeholder e altre amenità del genere) e si deve categorizzare il tutto secondo un sistema tassonomico sgangherato e complicato, che avrebbe fatto impazzire anche uno gnostico come Basilide. Cliccare QUI per averne un esempio. Comunque sia alla fine chi cerca non trova e questo dice tutto sul servizio offerto che pare basato sul principio: "teniamo lontani gli utenti rendendo tutto incomprensibile".
Facilità di accesso, semplicità nella ricerca, accuratezza nella classificazione delle risorse
Naturalmente su Alexandria, alla libera fruizione delle risorse corrisponde una rigida strutturazione delle stesse proprio per renderle più facilmente reperibili e fruibili. Al momento della pubblicazione infatti è necessario compilare una scheda dell'oggetto che si intende pubblicare in cui sono inseriti i metadati che descrivono quell'oggetto (descrizione, tags, titolo, autore, categorizzazione, ecc.) e che sono strutturati seguendo i criteri della folksonomia e di alcuni standard internazionali (MAG, Dublin Core).
Il funzionamento è volutamente ridotto ad alcune operazioni elementari e la grafica è indirizzata a semplificare le operazioni e rendere usabile l'archivio.
1. Ci si registra gratuitamente
2. si caricano le risorse (testi, presentazioni, audio, video, ecc.) o si pubblica il link di risorse esterne già presenti sul web
3. si compila la scheda identificativa della risorsa
Conoscenza distribuita e collaborativa
Nel post viene anche sinteticamente delineata la storia della open education o OER a partire dall'educazione aperta e distribuita, fino all'attuale affermarsi dei MOOCs (Massive Open Online Courses) e alla filosofia open che vi è dietro: condivisione delle risorse, conoscenza distribuita, collaborativa e intesa come bene comune.
Si tratta quindi di un ambiente che consente all'utente di pescare risorse per costruire il proprio ambiente di apprendimento o Personal Knowledge Environment e rende possibile sviluppare una forma di intelligenza collettiva e collaborativa.
1. Ci si registra gratuitamente
2. si caricano le risorse (testi, presentazioni, audio, video, ecc.) o si pubblica il link di risorse esterne già presenti sul web
3. si compila la scheda identificativa della risorsa
Conoscenza distribuita e collaborativa
Nel post viene anche sinteticamente delineata la storia della open education o OER a partire dall'educazione aperta e distribuita, fino all'attuale affermarsi dei MOOCs (Massive Open Online Courses) e alla filosofia open che vi è dietro: condivisione delle risorse, conoscenza distribuita, collaborativa e intesa come bene comune.
Si tratta quindi di un ambiente che consente all'utente di pescare risorse per costruire il proprio ambiente di apprendimento o Personal Knowledge Environment e rende possibile sviluppare una forma di intelligenza collettiva e collaborativa.
A mio giudizio si tratta di un'ottima iniziativa che andrebbe supportata perché offre una struttura semplice e utile per consentire la diffusione e disseminazione di quanto docenti e studenti da tempo fanno quotidianamente, iniziativa che avrebbe dovuto prendere il ministero se questo non fosse pretendere troppo da un management politico incompetente e inconcludente.
Nel video Agostino Quadrino presenta Alexandria, ambiente online di apprendimento, self publishing e condivisione contenuti digitali didattici
Nel video Agostino Quadrino presenta Alexandria, ambiente online di apprendimento, self publishing e condivisione contenuti digitali didattici
LINK UTILI
1. Bricks, articolo della redazione su Alexandria, 20 settembre 2014
2. video di presentazione di Alexandria
3. La proposta così come viene presentata nel sito