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L'Europa e il razzismo: gli Zoo Umani

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Spiegare la storia - Capire le Storie
Come far capire agli studenti il radicamento del razzismo nella civiltà europea, il peso che ha avuto nella nostra storia, la funzione, spesso decisiva, che ha giocato in alcuni fondamentali ed epocali eventi?
Lo studio manualistico del razzismo e delle sue innumerevoli metamorfosi, così come del suo intrecciarsi ad altri aspetti della storia dell'occidente come il colonialismo, la tratta degli schiavi, i fenomeni migratori, i genocidi, le guerre, le ideologie, la globalizzazione, può condurre a una conoscenza del problema, ma riesce davvero a far comprendere la portata di questo "fenomeno"? Il suo incidere sulla mentalità collettiva? La sua capacità di plasmare usi, costumi, pensieri?

La Storia e i Documenti tra XIX e XX secolo
A partire dal XIX secolo si vengono a creare le condizioni tecniche e sociali per ampliare le fonti a cui la documentazione storica può attingere. Si tratta delle innovazioni tecniche e della nascita dei mass media: fotografia, cinema, stampa quotidiana, riviste, letteratura popolare, radio.
Non si tratta però solo di una questione tecnica, con la cultura di massa e la nascita dell'opinione pubblica, si sviluppano riti e cerimoniali collettivi, che hanno una forte valenza identitaria e che dal punto di vista politico sono fondamentali strumenti di "nazionalizzazione delle masse" e di "mobilitazione delle masse". Si pensi a fenomeni, pur così diversi, come lo sport di massa, le esposizioni universali, il "culto dei caduti" dopo la prima guerra mondiale, la scolarizzazione della società.
Questi importanti "eventi pubblici" vengono documentati con le nuove tecnologie dell'epoca e forniscono, a chi voglia comprendere le epoche passate, importanti canali per una "percezione immersiva" della storia passata, il cui impatto è molto più radicale della lettura di un manuale o saggio di storia.

La Storia e le Storie
Una possibile strada per realizzare un approccio di questo tipo al fatto storico è quella di combinare la ricca documentazione di cui disponiamo in termini di immagini, fotografie, manifesti, poster, cartoline, musiche, canzoni, filmati, reportage, documentari, cinegiornali, ecc. con gli strumenti del digital storytelling e costruire un percorso narrativo tessendo insieme questi media, largamente disponibili online, con testi e fonti scritte.  Il risultato è un documento transmediale di forte impatto e coinvolgente, ciò consentirebbe di avere una migliore esperienza del razzismo e maturarne una comprensione che non escluda la sfera emozionale e personale, ma ponga questa come punto di partenza di un percorso più ampio al fine di:
# procedere a una spiegazione storiografica e razionale del fenomeno considerato
# sviluppare un dibattito critico più consapevole e maturo sull'attualità politica
In questo modo è possibile:
sia evitare il pericolo che un "approccio narrativo", basato sul digital storytelling, si riduca a mero sfogo o catarsi emotiva;
# sia porre le basi per una migliore comprensione delle problematiche del tempo presente e rendere utile lo studio della storia.

Bruxelles, Belgio, Negro Village, 1958, a una bambina viene dato da mangiare come a una scimmia


Il razzismo e gli Zoo Umani
Questa premessa per introdurre una via d'accesso alla comprensione del razzismo che può integrare lo studio manualistico e l'approccio storiografico tradizionale per meglio far comprendere significato e portata del fenomeno razzista.
L'occasione è data dalla pubblicazione di un lungo post formato da un testo e da una ricca documentazione fotografica, dedicata al fenomeno degli "Zoo Umani", che testimonia come il razzismo attraversi la struttura profonda della nostra storia e della nostra cultura. 
Il post dal titolo "Razzismo profondo: la storia dimenticata degli zoo umani"è stato pubblicato su Popular Resistance  il 18/02/2014 a cura della redazione ed è formato da una lunga serie di fotografie, ne ho contato 65, tutte accompagnate da didascalie che riportano: evento, data e breve descrizione del fatto illustrato dall'immagine. 

Negro Village
La Storia degli Zoo Umani nel Dossier di Popolar Resistance
Le fotografie accompagnano e integrano un lungo testo che è formato dal montaggio di vari articoli. Le fotografie testimoniano la "normalità" del razzismo occidentale dal secolo XIX ad oggi. Si tratta di un documento sconvolgente e necessario.
Sconvolgente perché mostra la profondità della concezione e visione razzista del mondo che è incorporata da secoli nella nostra cultura, al punto che si può parlare di una "banalità del razzismo" nel senso che la sua presenza non viene nemmeno percepita come aberrazione.
#Necessario perché occorre portare alla luce quello che è stato, non tanto e non solo perché lo si debba "ricordare", ma perché soltanto riportando alla luce le radici presenti nell'inconscio storico dell'occidente, si può evitare che ciò che è stato e non vogliamo che sia ancora, continui ad essere.



Indice degli articoli
Questo gli articoli che sono proposti nel post:
1. "Fino agli '50 del XX secolo i nativi africani e americani venivano chiusi in appositi Zoo Umani ed esibiti", di M.B. David, 13/02/2013
2. "Scoperte: l'inquietante zoo umano" di Parigi, Messy Nessy Chic, 02/03/2012
3. "La storia di Sara: un pezzo da esposizione coloniale"
4. "Di altre razze negli Zoo Umani e sulla fallacia della supremazia mentale del bianco caucasico", di Trip Down Memory Lane, 01/10/2012 5.
Fondamentali da leggere, per comprendere che gli Zoo Umani esistono ancora i seguenti paragrafi del post che si trovano alla fine:
# Modern Human Zoo
Human Zoo: consentito ai turisti buttare banane agli isolani. I nativi danzano per i turisti ricevendo in cambio cibo

5 membri della tribù Kawesqar, terra del fuoco, Cile, rapiti nel 1881 e portati in Europa per essere mostrati
negli zoo umani. Morirono tutti nel giro di un anno.

Zoo Umani, "Negro Village", Jardin d'Acclimatation, Exposition Coloniale
Jardin zoologique d'acclimatation, Negro Village, Human Zoos furono estremamente popolari in Europa. 
Il Giardino Zoologico d'Acclimatazione di Parigi, era un ampio parco, le cui rovine sono tuttora presenti a Parigi, in cui venivano periodicamente messi in mostra essere umani provenienti da tutti i continenti, in un ambiente che ricostruiva, secondo un'ottica europa, il loro habitat.
I Negro Village erano ricostruzioni itineranti di "Villagi Negri"che percorrevano le principali città europee per esibire famiglie di popolazioni appartenenti a varie regioni dell'Africa. Furono molto popolari in Europa, specie nell'Europa del nord. Ancora negli anni '50 del XX secolo si ha la presenza dei "Negro Village", come quello della prima fotografia di questo post.
I visitatori europei si comportavano come nella visita a una zoo di animali o contemplavano le persone come pezzi esposti in un museo. Nella fotografia sottostante i visitatori passeggiano tra i padiglioni dell'Esposizione Coloniale di Parigi, del 1907, che venne visitata da quasi 2 milioni di francesi.

Esposizione coloniale di Parigi del 1907

Che il razzismo sia profondamente incorporato nella nostra cultura e sia strettamente collegato a fenomeni drammatici del recente passato, quali la schiavitù delle popolazioni africane, la pulizia etnica subita dai nativi americani, l'imperialismo colonialista, e così via, sono fatti indiscutibili. Eppure tutto questo è stato rimosso, l'occidente ama rappresentarsi come la patria dei diritti umani, delle libertà civili e, certamente, l'occidente è anche questo, ma ignorare altri valori ed eventi drammatici e tragici, di cui esso è stato protagonista e responsabile, reca in sé il pericolo del loro ripetersi. 
Le radici culturali da cui nascono fenomeni vergognosi come quello degli zoo umani sono noti: razzismo scientifico, darwinismo sociale, concezione della storia come progresso unilineare al cui vertice è la civiltà bianca prodotto della razza bianca- caucasica, etnocentrismo, intolleranza, sono i valori di riferimento che formano il contesto culturale entro il quale la "zoo umano" diventa un fatto del tutto normale. 


LINK UTILI
1. Popular Resistance: che cos'è?
2. Wikipedia, Zoo Umani
3. Popular Resistance: Razzismo profondo: la storia dimenticata degli zoo umani
4. AAVV, Zoo umani, dalla Venere Ottentotta ai reality show, Ombre Corte editore, recensione saggio

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