![]() |
immagine tratta da corrierequotidiano.it |
Lo sviluppo delle competenze digitali e quello delle conoscenze e competenze disciplinari e cognitive, non costituiscono necessariamente momenti diversi e separati del processo formativo, anzi, maturare capacità quali quelle spesso ricordate dell'apprendere ad apprendere, del pensiero critico, dell'elaborazione personale e interpretazione delle informazioni, non solo richiedono il possesso di competenze nella comunicazione digitale, ma si possono sviluppare attraverso il possesso e l'esercizio di queste ultime.
Dal libro al Web
Nell'ambito della cultura tipografica, cui anagraficamente la maggior parte degli insegnanti italiani appartengono, il medium è il libro, che è stata la forma fondamentale di espressione e fondazione della conoscenza. Oggi il medium è la rete: il web rappresenta il luogo e la forma nelle quali avviene la creazione, diffusione, condivisione del sapere.
Per utilizzare utilizzare sul piano conoscitivo e cognitivo un libro occorrono numerose conoscenze, competenze e abilità, non è sufficiente saper leggere.
È necessario:
È necessario:
- sapere consultare un libro (indici, note, pagine, struttura, etc.)
- saperlo manipolare tramite annotazioni, sottolineatura, appunti,
- individuarne la struttura logico - argomentativa
- operarne la sintesi
- individuare temi e sotto temi
- vagliare e valutare le informazioni in esso contenute
- riconoscerne e valutarne i rapporti intertestuali
Leggere un libro non è solo leggere un libro, è un'operazione ermeneutica estremamente complessa che richiede competenze e conoscenze raffinate e specialistiche. Questo sapere rimane importante ma non è più sufficiente, rimane importante perché la rivoluzione digitale non ha eliminato la forma libro, ma non è più sufficiente perché questa è stata integrata nel Web.
Il problema è dunque: quali sono le conoscenze e competenze necessarie per svolgere sul web quelle operazioni che prima venivano svolte sul libro? O in altri termini, esiste un'ermeneutica del web?
Cura dei Contenuti come Ermeneutica di Base della Rete
Saper leggere e interpretare la conoscenza nella rete e della rete non è un esercizio superfluo e peregrino, si tratta della condizione minima per "muoversi" nel mare crescente di informazioni che sovrappopolano la rete e che è noto come sovraccarico informativo e cognitivo.
Nelle Indicazioni nazionali per il curricolo per le scuole dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, vengono individuate del ciclo primario del 2012, di cui riporto i passi più significativi tramite le seguenti immagini:
Cura dei contenuti: una definizione
Propongo ora la seguente definizione di cura dei contenuti che ho ricavato da diversi autori (Pièrre Levy, Robin Good, Howard, Rheingold, David Weinberger):
Attività che mira a: Trovare e Selezionare Informazioni e Risorse
# su un Tema specifico
# Giudicandone il Valore e l'Attendibilità
# Organizzandole e/o Classificandole in un sistema di concettii / categorie
# poi inserirle in un Contesto significativo
# Commentandole e Diffondendole allo scopo di:
➤ Condividerle: presentandole ad un’utenza specifica per cui abbiano valore
➤ Interpretarle - Ermeneutica del Web: Creare Nuove Conoscenze a partire da quelle date
➤ Gestire la conoscenza / Formarsi / Aggiornarsi: creare un percorso di apprendimento / ricerca / costruzione identità attraverso il Web.
Chi volesse approfondire il tema della cura dei contenuti può consultare la seguente presentazione pubblicata su Slideshare e liberamente disponibile: Platone nella rete - cura dei contenuti e apprendimento nell'era del sovraccarico cognitivo.
Cura dei Contenuti e Apprendimento
Esistono applicazioni e ambienti web che consentono di praticare la cura dei contenuti e mettere in pratica le operazioni e procedure in cui questa si sostanzia, permettendo sia di maturare e sviluppare le "abilità di base nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione", sia di approfondire la conoscenza di tematiche relativa al sapere disciplinare e interdisciplinare.
Di seguito propongo alcuni esempi in cui si sono utilizzate applicazioni web per curare contenuti disciplinari in modalità sia individuale che collaborativa e che sono stati realizzati attraverso un percorso complesso i cui passaggi centrali sono stati i seguenti:
- studio dell'unità di apprendimento cui i temi prescelti appartenevano;
- individuazione e presentazione delle applicazioni da utilizzare: Pinterest, Zeef, Scoop.it, Pearltrees;
- apprendimento delle applicazioni tramite video tutorial realizzati dal docente o liberamente disponibili in rete
- Realizzazione di rubriche di valutazione con ForAllRubrics con la collaborazione degli studenti
- assistenza online offerta agli studenti dal docente e da studenti tutor nelle fasi di realizzazione dei lavori
- valutazione e discussione in presenza dei lavori
3D: Cura dei Contenuti, Storia, Europa nel XVI e XVI secolo
I seguenti esercizi sono stati proposti agli studenti della 3D dell'I.I.S. "G. Brotzu" di Quartu Sant'Elena nel mese di marzo e realizzati con Pinterest, ad alcuni degli studenti era stato assegnato l'incarico di produrre un Kahoot sugli stessi argomenti da utilizzare per la valutazione formativa.
Per comodità ho realizzato con Padlet una bacheca in cui ho raccolto i lavori degli studenti, questo il link diretto: 3D - Lavori Storia - Europa XVI e XVI secolo
4SB: Cura dei Contenuti, Storia, Europa nel XVI e XVI secolo
Questi altri esercizi sono stati invece proposti agli studenti della IVSB dell'I.I.S. "G. Brotzu" di Quartu Sant'Elena, sempre nel mese di marzo e realizzati con Pinterest, Zeef, Pearltrees e Scoop.it.
Anche in questo caso ho realizzato con Padlet una bacheca in cui ho raccolto i lavori degli studenti, questo il link diretto: IV SB - Storia - Italia e Europa nel XIX secolo