C'è un verso di Verlaine che non ricorderò più,
c'è una strada vicina ch'è vietata ai miei passi,
c'è uno specchio che m'ha visto per l'ultima volta,
c'è una porta che ho chiuso fino alla fine del mondo.
Tra i libri della mia biblioteca (ecco, li guardo)
ce n'è qualcuno che non aprirò più.
Questa estate compirò cinquanta anni;
la morte mi logora, incessante.
Da Iscrizioni (Montevideo, 1923),
di Julio Platero Haedo
in J.L. Borges, Tutte le opere, Volume Primo, Meridiani, MOndadori, VI edizione 1987, pag. 1257.
Carlo Mattioli, pietà, 1942 |