La Narrazione Digitale e la Costruzione del Significato
La Pratica della Narrazione Digitale con gli Studenti
L'attuale Cultura Transmediale, secondo la nota definizione di Jenkins contenuta nel suo saggio Cultura convergente, caratterizza l'attuale ecosistema comunicativo e offre grandi opportunità, ma pone anche difficili sfide e cruciali problemi.
Le Opportunità
Il Problema
Le Storie e la Storia
Sara Pintor, Vita di un bambino in miniera durante la rivoluzione industriale
Nicolò Moretti, The Rocket, la locomotiva di Stephenson
L'esigenza di utilizzare la pratica della narrazione digitale con gli studenti deriva dal rilievo che questa forma di comunicazione ha sempre avuto. La narrazione costituisce da sempre una strategia comunicativa complessa e polivalente, riveste un ruolo centrale nella strutturazione di alcuni tra i costrutti culturali fondamentali, dalla creazione dell'identità collettiva e individuale, allo sviluppo del pensiero creativo e artistico, dalla trasmissione di valori e usi, alla interpretazione della natura e dell'esistenza.
La centralità della narrazione dipende dalla capacità di "fornire senso" che è propria del narrare, la strutturazione narrativa dell'esperienza riscatta infatti quest'ultima dallo stato di caotica molteplicità conferendogli una forma unitaria e un senso compiuto. L'attribuzione di senso propria del raccontare riposa sulla struttura minimale della storia: una sequenza di eventi che si succedono secondo un qualche ordine, in cui un protagonista mira a realizzare un qualche obiettivo affrontando un ostacolo.
La Pratica della Narrazione Digitale con gli Studenti
L'attuale Cultura Transmediale, secondo la nota definizione di Jenkins contenuta nel suo saggio Cultura convergente, caratterizza l'attuale ecosistema comunicativo e offre grandi opportunità, ma pone anche difficili sfide e cruciali problemi.
Le Opportunità
Le più interessanti opportunità aperta della narrazione transmediale chiamano direttamente in causa il mondo della formazione, si tratta di.
# sviluppare il pensiero narrativo e creativo offrendo a tutti li studenti gli strumenti per partecipare attivamente ai processi di generazione di nuovi significati e storie.
# fondare sul pensiero narrativo transmediale una possibile strategia per rispondere al sovraccarico informativo e cognitivo. Grazie al potere delle storie di "conferire senso", l'approccio narrativo può costruire trame e percorsi entro il flusso magmatico di informazioni e dati e contribuire a creare interpretazioni e letture che li umanizzano. Questa, sin dalle origini greche del mythos, è sempre stata una delle principali funzioni del "raccontare": offrire una spiegazione dei fenomeni che fosse "a misura d'uomo".
Le Sfide
La sfida fondamentale di fronte all'evoluzione transmediale della cultura è quella dell'inclusione e del superamento del "digital divide". L'opportunità di partecipare come protagonisti e non come utenti passivi alla cultura digitale, richiede un'educazione al digitale e lo sviluppo di competenze digitali.
Questo problema non è stato per molti anni compreso né da chi governa la società, né da chi governa la suola, ed è stato ridotto a un problema tecnico, in realtà si tratta di un problema culturale che non può essere affrontato fornendo a tutti dispositivi digitali o connessione internet, né insegnando informatica o coding, si tratta invece di sviluppare le competenze necessarie per poter partecipare in modo consapevole e critico alla cultura della condivisione, al sistema dinamico dell'intelligenza collettiva, alla cittadinanza attiva.
Porsi come obiettivo lo sviluppo di competenze nell'abito della comunicazione transmediale e della narrazione digitaleè anche importante per rendere gli studenti consapevoli dei meccanismi e delle dinamiche della narrazione. La "narrazione transmediale" costituisce infatti anche uno dei più potenti strumenti di manipolazione mai esistiti.
Sin dalle sue origini il mito ha avuto nella cultura orale una funzione di legittimazione e giustificazione dei rapporti di potere politici, economici e ideologici. Anche oggi nella "cultura della narrazione"è ben presente questa dimensione. L'immersione degli individui nell'universo narrativo intertestuale e intermediale è totale, se si vuole evitare che questa situazione dia vita a un "paese dei balocchi" digitale con conseguente metamorfosi asinina delle persone, occorre educare alla narrazione e il modo migliore e quello di accettare il gioco del narrare e imparare a raccontare storie.
Presento alcuni video, risultato dell'attività degli studenti della IV SB del Liceo Scientifico Brotzu di Quartu Sant'Elena, in cui gli studenti hanno provato a realizzare, in forma di racconto autobiografico, la narrazione delle vicende biografiche di alcuni personaggi incontrati nel corso dello studio del programma di storia. I risultati sono diversi per qualità e riuscita, ma in ogni caso anno tutti si sono cimentati con l'arte della narrazione, imparando qualcosa su come si fa una ricerca storica, come si scrive un racconto e come si realizza un video.
Il momento conclusivo è stata la valutazione dell'attività svolta e dei risultati ottenuti attraverso una discussione e facendo riferimento a una rubrica di valutazione realizzata appositamente realizzata con ForAllRubric.
Sara Pintor, Vita di un bambino in miniera durante la rivoluzione industriale
Nicolò Moretti, The Rocket, la locomotiva di Stephenson
Mattia Ducceschi, The History of Nedd Ludd