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immagine tratta da:State of Digital Publishing |
Web e Conoscenza: Cura dei Contenuti e analisi ingegneristica dei Big Data
La content curationè molto popolare in tutto il mondo di lingua inglese e non solo, molto meno in Italia, dove teorie e metodologie arrivano d'importazione e il dibattito si fissa e si blocca su qualche concetto o approccio assunto come "soluzione finale" dei problemi (dell'apprendimento, delle competenze digitali, dell'innovazione didattica, etc.). In realtà si tratta di strumenti e metodologie che hanno una loro validità limitata e precise condizioni d'uso e devono essere quindi utilizzate in modo integrato.
Questi i risultati di una ricerca condotto con Google Trend allo scopo di confrontare l'interesse nel tempo nel mondo e in Italia intorno alla cura dei contenuti
Tendenza mondiale: l'interesse per la content curation comincia a manifestarsi nel dicembre del 2008, si impenna a partire dal novembre del 2011 e si mantiene costante su livelli elevati fino ad oggi. C'è da sottolineare che il grafico coinvolge quasi esclusivamente gli Stati Uniti.
Interesse verso la Content Curation in Italia: si comincia a manifestare dal gennaio 2010, ha un 'impennata nel 2010, poi si mantiene su livelli irregolari e comunque molto bassi fino a raggiungere il suo massimo in questo inizio di 2016
La content curationè molto popolare in tutto il mondo di lingua inglese e non solo, molto meno in Italia, dove teorie e metodologie arrivano d'importazione e il dibattito si fissa e si blocca su qualche concetto o approccio assunto come "soluzione finale" dei problemi (dell'apprendimento, delle competenze digitali, dell'innovazione didattica, etc.). In realtà si tratta di strumenti e metodologie che hanno una loro validità limitata e precise condizioni d'uso e devono essere quindi utilizzate in modo integrato.
Questi i risultati di una ricerca condotto con Google Trend allo scopo di confrontare l'interesse nel tempo nel mondo e in Italia intorno alla cura dei contenuti
Tendenza mondiale: l'interesse per la content curation comincia a manifestarsi nel dicembre del 2008, si impenna a partire dal novembre del 2011 e si mantiene costante su livelli elevati fino ad oggi. C'è da sottolineare che il grafico coinvolge quasi esclusivamente gli Stati Uniti.
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Andamento mondiale dell'interesse per la Content Curation - cliccare sull'immagine per ingrandirla |
Interesse verso la Content Curation in Italia: si comincia a manifestare dal gennaio 2010, ha un 'impennata nel 2010, poi si mantiene su livelli irregolari e comunque molto bassi fino a raggiungere il suo massimo in questo inizio di 2016
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Andamento in Italia dell'interesse per la Content Curation - cliccare sull'immagine per ingrandirla |
Qualora invece il tema d'importazione non si presti a un'immediato utilizzo pratico in qualche ambito o non sia riducibile a una facile formuletta del tipo "capovolgiamo la classe", non attecchisce così facilmente nel dibattito sull'apprendimento, sulle nuove tecnologie della conoscenza, etc.
E' questo il caso della "Cura dei Contenuti" o "Content Curation", tema molto complesso e legato ad alcuni degli snodi problematici più significati del dibattito sul web, la conoscenza, la rivoluzione comunicativa del digitale, il web come luogo di interazione dialogica. Si tratta di un approccio tra i più interessanti (non L'Unico) per delineare una possibile risposta umanistica al problema del Sovraccarico Informativo e Cognitivoo Information Overload, prodotto dall'esponenziale crescita delle informazioni legata allo sviluppo del web e della comunicazione digitale da contrapporre al Data Mining tecniche ingegneristica di approccio automatizzato all'analisi dei Big Data. basata su algoritmi alla di correlazioni tra variabili.
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Immagine tratta da socialbites.com - cliccare sull'immagine per ingrandirla |
Che cos'è la Cura dei Contenuti?
Un definizione di "Cura dei contenuti" potrebbe essere la seguente:
"attività interpretativa che consiste nel trovare e filtrare contenuti e conoscenze su un tema specifico, valutandone l'attendibilità e rilevanza, per poi ordinare e categorizzare tali contenuti in modo da renderli più facilmente fruibili ed esperibili. Il valore aggiunto di tale attività, che non si limita quindi a fornire link, è quello di contestualizzare e commentare tali risorse e conoscenze, per segnalarle e condividerle con coloro che sono interessati a quel determinato argomento"
Di fronte all'impossibilità di gestire la mole di informazioni e conoscenze, il curatore svolge la preziosa funzione di esperto di un determinato settore, che diffonde quanto di particolarmente significativo viene pubblicato in rete su tale ambito specifico, dopo averlo reinterpretato e rielaborato in modo da favorirne la ricezione e l'apprendimento da parte del suo pubblico. Sono abbastanza evidenti i punti di contatto tra l'attività di curation e quella di insegnamento. La mia ipotesiè che quella del curatore sia una delle possibili "maschere" o "figure" che il docente può assumere, spinto dalla necessità di trasferire e/o integrare la propria azione di formazione con il web. Il web è infatti il luogo principale in cui la conoscenza oggi si sviluppa, trasmette e diffonde: il web è nel suo insieme il libro di testo dell'era digitale e dei network.
Cura dei Contenuti tra cultura, apprendimento e filosofia
Un simile argomento è troppo complesso e ampio per essere esaurito in un semplice post, la "cura dei contenuti"è infatti una delle più antiche attività di produzione e diffusione della cultura, da Isidoro di Siviglia, al lavoro degli amanuensi negli scriptoria medievali, fino ad oggi. Si tratta di un approccio alla complessità che propone una via non riduzionistica al problema della società iperconnessa, uno dei possibili modi in cui l'Intelligenza Collettiva del Web vive e si riproduce.
Il tema è poi legato ad aspetti centrali della teoria dell'apprendimento in ambito digitale e non solo digitale, quali:
# l'apprendimento informale,
# l'apprendimento sociale,
# la costruzione collaborativa delle conoscenza,
# le comunità di pratica,
# le comunità di apprendimento online,
# la comunicazione digitale, etc.
Senza contare i problemi filosofici con cui la cura dei contenuti si ricollega, come il problema centrale in tutta la filosofia delle della categorizzazione, Da Platone ad Aristotele, da Porfirio a Kant, la "categorizzazione"è infatti sempre stata intesa come processo fondante del sapere, tramite il quale si mira ad "organizzare / ordinare" le informazioni per costruire le conoscenze e dare un senso al reale.
Il tema è poi legato ad aspetti centrali della teoria dell'apprendimento in ambito digitale e non solo digitale, quali:
# l'apprendimento informale,
# l'apprendimento sociale,
# la costruzione collaborativa delle conoscenza,
# le comunità di pratica,
# le comunità di apprendimento online,
# la comunicazione digitale, etc.
Senza contare i problemi filosofici con cui la cura dei contenuti si ricollega, come il problema centrale in tutta la filosofia delle della categorizzazione, Da Platone ad Aristotele, da Porfirio a Kant, la "categorizzazione"è infatti sempre stata intesa come processo fondante del sapere, tramite il quale si mira ad "organizzare / ordinare" le informazioni per costruire le conoscenze e dare un senso al reale.
Raccolta di Risorse sulla Content Curation
Per sviluppare un esame di questo argomento, fornire materiali e risorse a chi fosse interessato ad esso, vagliare le potenzialità in ambito educativo della Content Curation, ho deciso di proporre alcuni articoli sulla cura dei contenuti e l'apprendimento. Presenterò molti di questi utilizzando come chiave di lettura il rapporto tra curation e apprendimento, in alcuni casi gli articoli sono in inglese e ne proporrò la traduzione. Chi volesse consultarli direttamente e autonomamente può trovarli raccolti in una collezione su Pearltrees intitolata "Content Curation", che incorporo in questo post:
Content Curation - Cura dei Contenuti, by gianfrancomarini
Content Curation - Cura dei Contenuti, by gianfrancomarini