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Tadej Stanic: Cura dei Contenuti, Chunking Information, micro - learning, traduzione

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Immagine tratta da habrahabr
Cura dei contenuti e Metodo Chunking per il Micro - Learning
Presento la traduzione di Content Curation, Chunking Information and Micro - Learning, articolo comparso su elearningindustry il 26/02/2014, scritto da Tadej Stanic, learning designer, in cui ci si interroga sul modo di superare i limiti dell’e-learning tradizionale attraverso la Content Curation e il Metodo Chunking.
Al termine della traduzione del post originale potrete trovare alcune indicazioni e approfondimenti relativi alle applicazioni citate nell'articolo, come: Pocket, Learnist, Scoop.it

Chunking Information / Chunking Method / Chunking Content
Chiarisco subito, perché necessario alla comprensione delle argomentazioni dell’autore, che per Chunking Information si intende una forma di comunicazione sintetica tipica del web publishing che consiste nello scomporre informazioni complesse in modo da ottenere unità elementari più facili da ricordare e da gestire. Il verbo Chunk significa "fare a pezzi", e il sostantivo "Chunk" pezzo, blocco, si potrebbe tradurre anche "spezzettare". Chunking è dunque l'operazione di "ridurre in blocchi" qualcosa di ampio, complesso. Chi volesse ulteriori approfondimenti su questa tecnica può trovarli in questo post: Chunking content: metodo di memorizzazione ma anche di studio, di lettura, di scrittura.

Scheda Articolo
# Autore: Tadej Stanic
# Titolo: Content Curation, Chunking Information and Micro - Learning / Cura dei contenuti, Chunking information
# Sito: E Learning Industry
Data pubblicazione: 26/02/2014
Problema: Come è possibile rendere più efficace l'apprendimento online? che cosa hanno in comune “Cura dei contenuti”, metodo comunicativo “Chunking” e il micro learning? 
Argomento: presentazione di uno schema operativo per aiutare gli operatori a utilizzare in modo integrato tecniche di cura dei contenuti, chunking information e micro - learning per migliorare l'efficacia dell’apprendimento online
Motivi principali per cui questo intervento è degno di interesse sono:
# fornisce uno schema di intervento operativo per utilizzare concretamente la Content Curation nell'apprendimento online
# presenta un interessante integrazione tra tecniche di cura dei contenuti e metodo chunking per mirare alla creazione di percorsi di apprendimento secondo l'approccio del micro - learning
# propone un'ipotesi di risposta e soluzione ad alcuni dei problemi dell'apprendimento online, in senso più specifico, alla inadeguatezza dei "corsi di formazione on line"


TRADUZIONE DELL'ARTICOLO DI TADEJ STANIC

Cura dei contenuti, Informazione Spezzettata e Micro - Apprendimento

Da molto tempo ho cominciato a combinare insieme diverse idee su come dovrebbe essere il futuro dell’online learning. Principio guida di questo genere di pensieri era la sensazione che si bisognasse fare qualcosa per rendere possibile una migliore esperienze di apprendimento online.Quella sensazione è emersa quando sono stato coinvolto in alcuni progetti nei quali si andavano sviluppando corsi online di auto - apprendimento. Questi corsi erano basati sulla somministrazione di informazioni e sono convinto che molti non hanno completato il corso senza fare diversi brevi sonnellini durante il suo svolgimento.

In seguito, mentre navigavo sul web alla ricerca di un post sull’eLearning, ne ho trovato uno scritto da Ryan Tracey: “I corsi online devono morire”! Questa affermazione: “I corsi online devono morire perché sono insostenibili nel mondo del lavoro odierno. Non sono rapidi, flessibili e scalabili, e comunque non riescono a sfruttare in modo ottimale il medium che utilizzano.” - mi ha costretto a pensare che sia difficile trovare una possibile soluzione per migliorare l’apprendimento online. Questo accadeva all’inizio del 2011. Oggi non ho la soluzione. Ma quello che ho è uno schema sintetico che mi aiuta quando devo preparare i materiali di apprendimento online per i miei studenti. E voglio condividere questo schema con voi per vedere se viene usato anche da qualcun altro, perché sono consapevole che in realtà non è nulla di nuovo.


Raccogliere

Quando sto girovagando su Internet e trovo qualcosa di interessante, come prima cosa solitamente la salvo su Pocket (una applicazione per la content curation). Chiamo questa fase “purificazione”. In seguito, quando ho un momento di calma, passo in rassegna la mia lista su Pocket e salvo le risorse utili sul mio account Evernote. Questa fase p chiamata “filtraggio”. Ho constatato che circa il 10% delle risorse finisce su Evernote.

Curare e Spezzettare l’informazione

Il passo successivo è quello di preparare i materiali di didattici per i miei studenti.La via più semplice sarebbe quella di condividere i miei links su Evernote ma secondo me questo non è sufficiente. Ho verificato che utilizzando tecniche di content curation sono in grado di arricchire quei link e quelle risorse con fatti / idee, con il risultato di ottenere una comprensione migliore da parte degli studenti. La combinazione di links / risorse e fatti / idee è una singola unità di informazione (SIU = Singol Information Unit), questa fase è chiamata “aggiunta di valore”.

Poiché non voglio che i miei studenti vengano sopraffatti da tutte le mie unità di informazione somministrate tutte in una volta, decido quante unità di informazione potranno essere mostrate insieme in una pagina o schermata in modo da garantirne la significanza e non sovraccaricare la memoria di lavoro dello studente.

Il Risultato

Quello che lo studente riceve è un insieme di brevi episodi di apprendimento invece del solito corso di apprendimento online dal formato troppo ampio. Questo si chiama micro - learning che francamente non è nulla di nuovo. Noi tutti tendiamo ad acquisire nuove informazioni in modo semplice e rapido. Gli appunti presi durante le riunioni o le conferenze, che poi vengono riesaminati, costituiscono una delle più comuni attività di micro - learning. Tuttavia, in termini di progettazione della formazione (instructional design), il micro - learning è un risultato del processo, in cui l’educatore investe il suo tempo nel raccogliere, curare e presentare piccole unità di informazione in un insieme che sia digeribile.



Forse il modo più rapido per ottenere questo risultato è raccogliere e organizzare links e altre risorse. Esistono ottimi strumenti web per realizzare questo obiettivo: Scoop.it. Learnist o Evernote. Tu sei un educatore, sei un esperto in un campo specifico. Quindi quando fornisci ai tuoi studenti i tuoi punti di vista su ciò che è importante o non è importante o stai filtrando le informazioni da una specifica risorsa o fonte, devi mostrare loro un percorso di apprendimento da seguire. Penso che questo obiettivo sia qualcosa che tutti stiamo cercando di raggiungere in questo periodo di sovrabbondanza di informazioni. Per me, questo è un valore aggiunto nell'apprendimento online. Secondo voi? Cosa pensate dello schema che ho presentato? E’ fattibile secondo voi?

LINK UTILI
Nel post Tadej Stanic fa riferimento ad alcune applicazioni appositamente ideate e utilizzate per la cura dei contenuti:
1. Pocket: per avere informazioni su caratteristiche e funzionalità di Pocket consiglio questo post dal titolo: Pocket: salva e organizza i contenuti che incontri durante la navigazione sul Web
2. Evernote: una recensione in italiano abbastanza compelta su Evernote si può leggere in questo post intitolato: Recensione completa Evernote, cosa puoi fare e per quali fini
3. Learnist: recensione e breve video demo di learninst, in inglese dal titolo: Learnist the new learner's pinterest

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