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Robin Good: un ladro si aggira per il web, ruba il meglio per darlo a tutti

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La Nascita della Digital Content Curation
Tutto ha avuto inizio proprio all'inizio, con la nascita del Web. La curation è infatti vecchia quanto il web. Quando Tim Berners-Lee e Robert Cailliau crearono il World Wide Web nel 1989, il problema che intendevano risolvere era un tipico problema di curation: selezionare, organizzare e rendere facilmente accessibili le informazioni prodotte dalla comunità di fisici del CERN. 

Tim Berners-Lee
Da allora l'informazione disponibile sul Web è cresciuta, è divenuta un oceano in cui è facile perdersi, un fiume che scorre incessantemente e in cui non ci si può bagnare due volte, direbbe un odierno Eraclito. 
Nel 2015 sono stati prodotti 8 Zettabytes di dati, una quantità di informazioni pari a 18 milioni di volte quella della Bibioteca del Congresso di Washington, la più grande al mondo. Dagli inizi della storia della civilizzazione al 2003 sono stati prodotti 5 Exabyte di informazioni, nel 2010 una simile quantità di informazioni veniva creata ogni 2 giorni, oggi è prodotta in pochi minuti.(Erich Schmidt, Ad Google).

Sovraccarico Informativo - Information Overload
Il problema da cui partirono Tim Berners-Lee e Robert Cailliauè il problema in cui si imbattono quotidianamente tutti gli utenti del web: il sovraccarico informativo, che è anche un sovraccarico cognitivo. Non solo i dati sono troppi, tanto che accedere a quelli che ci interessano diviene un compito estremamente difficile, ma sono anche disorganizzati, mescolati confusamente, privi di significato. L'infosfera, lungi dal costituire la realizzazione del sogno degli illuministi di un'enciclopedia del sapere universalmente condivisa, sembra essere piuttosto il regno dell'entropia, il luogo della scomparsa del significato.


Cura dei Contenuti e Intelligenza Collettiva
La cura dei contenuti è uno strumento per selezionare e condividere le informazioni e conferire ad esse un significato. Più precisamente si tratta di "un'attività interpretativa che consiste nel trovare e filtrare contenuti e conoscenze su un tema specifico, valutandone l'attendibilità e rilevanza, per poi ordinare e categorizzare tali contenuti in modo da renderli più facilmente fruibili ed esperibili. Il valore aggiunto di tale attività, che non si limita quindi a fornire elenchi di link, è quello di contestualizzare e commentare tali risorse e conoscenze, per segnalarle e condividerle con coloro che sono interessati a quel determinato argomento

Robin Good e SHAREwood: la foresta della condivisione
Chi si occupasse della curation non potrebbe fare a meno di imbattersi in Robin Good, tra i maggiori curatori a livello mondiale, è anche uno dei principali teorici della curation come strumento di organizzazione collaborativa delle conoscenze e creazione del tessuto informativo dell'intelligenza collettiva.
Nel caso di Robin Good vale il motto latino Omen nomen, il destino nel nome, un destino scelto consapevolmente e che esprime bene la sua filosofia: rubare quanto di meglio si trova in rete per condividerlo con tutti, infatti la foresta di Robin Good non è quella di Sherwood, ma quella di Sharewood, la foresta della condivisione.

Robin Good
Di fronte alla bolla informativa, qualora non si voglia abdicare al ruolo umano affidandosi al data mining, l'estrazione dei big data attraverso algoritmi, la strada più efficace sembra essere quella della curation. Costituire un proprio network personale formato da individui con cui curare i temi che sono di interesse comune è un modo per filtrare l'informazione e personalizzarla sfruttando il potenziale dell'intelligenza collettiva. Questa la posizione di Robin Good come emerge da un dialogo con Howard Rheingold di cui si può leggere la trascrizione completa in questo post:
Content Curation E Il Futuro Dei Motori Di Ricerca Online. Si tratta di un lungo articolo che, grazie ai numerosi link, costituisce anche un interessante percorso per chi voglia approfondire il significato della content curation.
Gli strumenti per curare i contenuti sono numerosi e da buon curatore Robin Good ha realizzato diverse raccolte finalizzate a offrire a tutti un panorama quanto più completo possibile dei diversi strumenti di curation classificati in base a diverse categorie: Audio Curation, Timline of events curation, Multimedia Curation, Image Curationes, etc. Le applicazioni sono visualizzabili in questa mappa realizzata con Mindmeister: Best Content Curation Tools.
Agli strumenti per praticare la cura dei contenuti in ambito educativoè dedicata un'altra mappa realizzata con Mindomo: Content Curation for Education and Learning.

Siamo nell'epoca della creazione del senso
Di fronte alla Babele di dati informi la curation è non solo la capacità di individuare e offrire link significativi su un dato tema, ma anche lo strumento per elaborare, organizzare e contestualizzare questa enorme mole di dati conferendo ad essi un senso.
Come scrive Robin Good in Perché la curation trasformerà il mondo dell'educazione, il contributo che essa può dare è fondamentale soprattutto nell'ambito dell'apprendimento inteso come processo finalizzato al raggiungimento di capacità strategiche quali l'apprendere ad apprendere e il pensiero critico. Entrambe, infatti, si costituiscono e agiscono nell'ambito di un modello fondato sull'investigazione e la ricerca - inquiry learning. Il contesto problematico cui tale strategia intende rispondere è quello della crescita quantitativa esponenziale dell'informazione destrutturata che produce un rumore globale di fondo in cui il significato va perduto. Le competenze digitali e un approccio basato sulla cura dei contenuti forniscono gli strumenti per: cercare, trovare, valutare, giudicare, filtrare, organizzare, individuare soluzioni / vie alternative, contribuendo a individuare "percorsi di significato" nel mare dell'informazione digitale.

Si tratta delle abilità e competenze evidenziate sia nel quadro delle competenze europee DigComp 2.1, che nela proposta del quadro per le Competenze Digitali degli insegnanti: DigCompEdu, specie le aree 2 e 6 del framework.

Dialogo con Robin Good
A chi fosse interessato ad affrontare la "questione educativa" da un punto di vista non istituzionale e fuori dal coro delle banalità quotidiane che si spendono su questo tema, consiglio di leggere il dialogo tra me e Robin Good recentemente pubblicato su NextLearning
Robin Good: la curation può cambiare il mondo dell'educazione
questi i temi: apprendimento come costruzione collettiva della conoscenza  incentrata sul pensiero critico. Cura dei contenuti e didattica, scoperta delle risorse, aggiornamento e news, pubbliche relazioni, identità e reputazione digitale, la libertà di ricerca (un google fatto dalle persone e per le persone), apprendimento pilotato dagli studenti, apprendimento come costruzione della conoscenza
questi i temi: cos’è la cura dei contenuti? Cosa significa il nome Robin Good? Documentare e archiviare. I libri di testo. Percorsi di apprendimento. Ricerca, sviluppo e innovazione. È possibile cambiare la scuola “da dentro”?

Robin Good e i compagni della foresta
Per seguire l'attività di curation di Robin Good consiglio questi due link:
MasterNewmedia: blog curato da Robin Good e tra i più seguiti nel mondo della curation, specie nella sua edizione inglese. gli argomenti sono content curation, media literacy, Web Publisching, Content Marketing, strumenti Web, etc.
Top Free Tools for Communication Professionals: ito che offre un aggiornamento costante sugli strumenti messi a disposizione dal web per la comunicazione. Il sito è organizzato in diverse sezioni molte delle quali sono di notevole interesse per tutti coloro che si occupano di apprendimento (learning, Publishing, Social, Presentation, etc.)

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