Il Digital Storytelling o storytelling realizzato con strumenti digitali (web apps, webware) consiste nell'organizzare contenuti selezionati dal web in un sistema coerente retto da una struttura narrativa, in modo da ottenere un raccontovario, perché costituito da molteplici elementi di vario formato (video, audio, immagini, testi, mappe, ecc.); dotato del fascino delle storie, perché si tratta di un racconto; ricco di stimoli e significati e dotato di un'alta densità informativa, perché mescola insieme codici, eventi, personaggi, informazioni, che interagiscono tra loro attraverso molteplici percorsi e diverse relazioni analogiche. Si tratta quindi di una forma di narrazione particolarmente indicata per forme comunicative come quelle proprie del giornalismo, della politica, del marketing, dell'autobiografia e anche della didattica.
1. Lo storytelling nella didattica
Il fascino e il punto di forza dello storytelling in ambito didattico, sia che si propongano agli studenti contenuti in forma di storie digitali, sia che si proponga agli studenti di creare tali storie attraverso webapps, è individuabile in diversi elementi:
- carattere fortemente gratificante proprio di un approccio narrativo;
- approccio narrativo offre un accesso più semplice a concetti astratti e complessi, come già Platone, che faceva largo uso dei miti (racconti) nei suoi dialoghi, ben sapeva;
- per la capacità del meccanismo narrativo, supportato da elementi multimediali, di generare processi ermeneutico - interpretativi e correlazioni concettuali significative;
- facilità di memorizzazione sul piano cognitivo, come argomenta in questo post Cristopher Penn: Importanza cognitiva dello storytelling
- per il notevole grado di coinvolgimento che garantisce e il conseguente rafforzamento delle variabili motivazionali e dell'impegno;
- per il fatto che si presta a veicolare messaggi significativi di forte impatto strutturati secondo una logica di causa - effetto;
- perché una storia genera altre storie, secondo il meccanismo della inter-testualità, favorendo lo scambio collaborativo delle conoscenze, il confronto dialogico, lo spirito critico e la ricerca di nuove interpretazioni e punti di vista su un problema e/o tema;
- per la capacità dell'approccio narrativo nel favorire lanetworked knowledge (conoscenza connettiva) e la combinatorial creativity (creatività combinatoria)
L'immagine sottostante spiega quali siano gli elementi capaci di rendere "buona una storia", pur riferendosi all'ambito del marketing, è utile per una comprensione generale delle caratteristiche dello storytelling di cui si è appena parlato (cliccare sull'immagine per ingrandirla)
2. Evoluzione dello storytelling dai disegni preistorici al digital transmedia storytelling
La storia dello storytelling si sviluppa con la storia della cultura umana e delle sue espressioni sin dai primordi della civiltà rispondendo alla fondamentale esigenza di condividere le proprie esperienze, fissare i valori sociali e religiosi, fornire intrattenimento, spiegare i fenomeni e gli eventi naturali e storici. Dalle incisioni rupestri alle storie di eroi recitate dagli aedi in Grecia con l'accompagnamento della musica, ai poemi religiosi ed alle cosmogonie, lo storytelling si rivela la forma comunicativa privilegiata sia per la trasmissione della tradizione e dell'identità culturale di una popolazione, che per la costruzione e condivisione di un sistema di valori, simboli, idee. Sin dall'inizio inoltre sullo storytelling si fondano le pratiche educative e formative delle civiltà antiche, così in Grecia come presso le civiltà mesopotamiche e il popolo ebraico l'educazione si fonda sulla narrazione: Omero, Esiodo, il poema di Gilgamesh, l'antico testamento e così via.
Anche dopo il sorgere del pensiero filosofico e della comunicazione logico - argomentativa, l'approccio narrativo alla conoscenza e alla sua diffusione rimane decisivo con la mossa platonicache incorpora la struttura narrativa nel meccanismo della ricerca filosofica affidando ad essa non solo le tradizionali funzioni già presenti nella tradizione culturale e religiosa pre-platonica (condivisione conoscenze e valori, spiegazione semplificata di ciò che è astratto e complesso), ma, soprattutto, facendo del racconto e del raccontare lo strumento per lo sviluppo dinamico e dialogico della stessa ricerca filosofica, basti pensare al processo ermeneutico e alla costruzione di significati che alcuni suoi "miti" (mito della caverna, discorso di Diotima su Eros, mito degli androgini, ecc.) hanno prodotto, assurgendo a paradigmi della cultura occidentale in svariati campi.
L'infografica qui sotto illustra in modo sintetico e rapsodico alcuni dei momenti cruciali in cui lo sviluppo della nostra civiltà è risultato strettamente intrecciato a quello della "narrazione di storie" (cliccare sull'immagine per ingrandire)
3. Storytelling e Content Curation
Le storie possono essere viste come percorsi che collegano insieme in svariati modi (simbolici, analogici, causali, ecc.) punti diversi del continuum culturale di una civiltà, creando in esso un ordine, costruendo un senso possibile nella complessa, contraddittoria e multiforme trama di eventi, ricordi, valori, simboli, ecc. che costituiscono la tradizione di una cultura orale. Con gli sviluppi dei media comunicativi e le rivoluzioni chirografica, tipografica e, infine, digitale, la sfera dei significati, dei saperi, delle informazioni, si dilata a dismisura producendo quello che attualmente viene definito il fenomeno dell'overload informativo che genera ridondanza, confusione e mancanza di senso, troppe le informazioni e conoscenza da processare - elaborare. non si tratta solo di un fenomeno quantitativo che possa essere risolto con più potenti strumenti di classificazione e categorizzazione. Semplicemente la possibilità di una catalogazione - categorizzazione univoca e universale del sapere, già problematica nella comunicazione orale e chirografica, diventa impossibile, come sta a testimoniare la complessa vicenda filosofica del dibattito intorno al problema delle categorie da Aristotele in poi.
Si tratta anche e soprattutto di un problema qualitativo, senza una qualche relazione che le organizzi, le informazioni tanto più sono sovrabbondanti, tanto più ingenerano assenza di significato. Nel web questo fenomeno diviene drammatico, potenzialmente tutto lo scibile e il dicibile vengono condivisi nella rete determinando difficoltà ad orientarsi e utilizzare efficacemente la conoscenza per l'impossibilità di individuare, nel rumore informativo di fondo, ciò che ci interessa.
La digital content curation risponde all'esigenza di dominare l'informazione orientandosi in essa e rendendola concretamente utilizzabile per un uso personale e conoscitivo. Riporto la definizione che ne da Robin Good: "La Content Curation è una metodologia di esplorazione conoscitiva personale così come un approccio all'apprendimento e al giornalismo basato sulla raccolta, organizzazione e presentazione di informazioni mirate a creare risorse esaustive su un argomento specifico". La curation consiste quindi nel selezionare, entro il vasto mare informativo del web, quei contenuti attinenti a un certo tema per commentarli, ricontesualizzarli e offrirli a un'utenza specifica portatrice di un bisogno specifico. Curatori sono tutti coloro che, esperti a vario titolo di un determinato ambito conoscitivo, esercitano tale competenza attraverso un lavoro editoriale di "curatori". In tale senso la content curation esiste ed è praticata da secoli, come illustra Maria Popova in un suo post del 01/08/2011 dal titolo Networked Knoeledge adn Combinatorial Creativity, in cui esamina i florilegi medioevali proponendoli come esempi di curation.
- perché una storia genera altre storie, secondo il meccanismo della inter-testualità, favorendo lo scambio collaborativo delle conoscenze, il confronto dialogico, lo spirito critico e la ricerca di nuove interpretazioni e punti di vista su un problema e/o tema;
- per la capacità dell'approccio narrativo nel favorire lanetworked knowledge (conoscenza connettiva) e la combinatorial creativity (creatività combinatoria)
L'immagine sottostante spiega quali siano gli elementi capaci di rendere "buona una storia", pur riferendosi all'ambito del marketing, è utile per una comprensione generale delle caratteristiche dello storytelling di cui si è appena parlato (cliccare sull'immagine per ingrandirla)
2. Evoluzione dello storytelling dai disegni preistorici al digital transmedia storytelling
La storia dello storytelling si sviluppa con la storia della cultura umana e delle sue espressioni sin dai primordi della civiltà rispondendo alla fondamentale esigenza di condividere le proprie esperienze, fissare i valori sociali e religiosi, fornire intrattenimento, spiegare i fenomeni e gli eventi naturali e storici. Dalle incisioni rupestri alle storie di eroi recitate dagli aedi in Grecia con l'accompagnamento della musica, ai poemi religiosi ed alle cosmogonie, lo storytelling si rivela la forma comunicativa privilegiata sia per la trasmissione della tradizione e dell'identità culturale di una popolazione, che per la costruzione e condivisione di un sistema di valori, simboli, idee. Sin dall'inizio inoltre sullo storytelling si fondano le pratiche educative e formative delle civiltà antiche, così in Grecia come presso le civiltà mesopotamiche e il popolo ebraico l'educazione si fonda sulla narrazione: Omero, Esiodo, il poema di Gilgamesh, l'antico testamento e così via.
Anche dopo il sorgere del pensiero filosofico e della comunicazione logico - argomentativa, l'approccio narrativo alla conoscenza e alla sua diffusione rimane decisivo con la mossa platonicache incorpora la struttura narrativa nel meccanismo della ricerca filosofica affidando ad essa non solo le tradizionali funzioni già presenti nella tradizione culturale e religiosa pre-platonica (condivisione conoscenze e valori, spiegazione semplificata di ciò che è astratto e complesso), ma, soprattutto, facendo del racconto e del raccontare lo strumento per lo sviluppo dinamico e dialogico della stessa ricerca filosofica, basti pensare al processo ermeneutico e alla costruzione di significati che alcuni suoi "miti" (mito della caverna, discorso di Diotima su Eros, mito degli androgini, ecc.) hanno prodotto, assurgendo a paradigmi della cultura occidentale in svariati campi.
L'infografica qui sotto illustra in modo sintetico e rapsodico alcuni dei momenti cruciali in cui lo sviluppo della nostra civiltà è risultato strettamente intrecciato a quello della "narrazione di storie" (cliccare sull'immagine per ingrandire)
3. Storytelling e Content Curation
Le storie possono essere viste come percorsi che collegano insieme in svariati modi (simbolici, analogici, causali, ecc.) punti diversi del continuum culturale di una civiltà, creando in esso un ordine, costruendo un senso possibile nella complessa, contraddittoria e multiforme trama di eventi, ricordi, valori, simboli, ecc. che costituiscono la tradizione di una cultura orale. Con gli sviluppi dei media comunicativi e le rivoluzioni chirografica, tipografica e, infine, digitale, la sfera dei significati, dei saperi, delle informazioni, si dilata a dismisura producendo quello che attualmente viene definito il fenomeno dell'overload informativo che genera ridondanza, confusione e mancanza di senso, troppe le informazioni e conoscenza da processare - elaborare. non si tratta solo di un fenomeno quantitativo che possa essere risolto con più potenti strumenti di classificazione e categorizzazione. Semplicemente la possibilità di una catalogazione - categorizzazione univoca e universale del sapere, già problematica nella comunicazione orale e chirografica, diventa impossibile, come sta a testimoniare la complessa vicenda filosofica del dibattito intorno al problema delle categorie da Aristotele in poi.
Si tratta anche e soprattutto di un problema qualitativo, senza una qualche relazione che le organizzi, le informazioni tanto più sono sovrabbondanti, tanto più ingenerano assenza di significato. Nel web questo fenomeno diviene drammatico, potenzialmente tutto lo scibile e il dicibile vengono condivisi nella rete determinando difficoltà ad orientarsi e utilizzare efficacemente la conoscenza per l'impossibilità di individuare, nel rumore informativo di fondo, ciò che ci interessa.
La digital content curation risponde all'esigenza di dominare l'informazione orientandosi in essa e rendendola concretamente utilizzabile per un uso personale e conoscitivo. Riporto la definizione che ne da Robin Good: "La Content Curation è una metodologia di esplorazione conoscitiva personale così come un approccio all'apprendimento e al giornalismo basato sulla raccolta, organizzazione e presentazione di informazioni mirate a creare risorse esaustive su un argomento specifico". La curation consiste quindi nel selezionare, entro il vasto mare informativo del web, quei contenuti attinenti a un certo tema per commentarli, ricontesualizzarli e offrirli a un'utenza specifica portatrice di un bisogno specifico. Curatori sono tutti coloro che, esperti a vario titolo di un determinato ambito conoscitivo, esercitano tale competenza attraverso un lavoro editoriale di "curatori". In tale senso la content curation esiste ed è praticata da secoli, come illustra Maria Popova in un suo post del 01/08/2011 dal titolo Networked Knoeledge adn Combinatorial Creativity, in cui esamina i florilegi medioevali proponendoli come esempi di curation.
4. Tipologie e forme di Storytelling
Lo storytelling ha avuto origine negli Usa come Storytelling Management, intorno alla fine del XX secolo. E' stato ampiamente utilizzato anche in ambito politico, per esempio nelle sue campagne elettorali lo staff di Barack Obama ha fatto ampiamente uso di tecniche di storytelling.
In ambito educativo la pedagogia si è interessata dello storytelling inteso come insieme di tecniche e strumenti sia narrativi che retorici, per comunicare idee, esperienze, conoscenze e per la "costruzione di significati interpretativi della realtà".
Il digital storytelling impiega tecnologie digitali per realizzare narrazioni ipermediali, attualmente al creazione di storie digitali è resa molto semplice e alla portata di tutti grazie agli sviluppo dei servizi web based o web application, che consentono, dopo essersi registrati, di realizzare storie utilizzando risorse trovate sul web per arricchirle.
Esistono varie tipologie di storytelling a seconda dei media e dei modelli che si decide di adottare e dei criteri in base ai quali si organizza la narrazione. Naturalmente si tratta di una classificazione empirica che non ha nessuna pretesa di univocità e universalità, i servizi che quotidianamente vengono proposti sul web in tale ambito sono numerosi e in continua crescita.
4.1. Storytelling e Timeline
La realizzazione di timeline può esser considerata una forma di narrazione di eventi attraverso il loro ordinamento cronologico. Le varie risorse individuate nel web intorno a un tema, un evento, una problematica, un personaggio, vengono disposte in forma di schede o slide, entro una successione cronologica rappresentata da una barra e disposto secondo la cronologia opportuna.
Nei seguenti post vengono illustrati alcuni dei servizi disponibili sul web per realizzare timeline:
1.Whenintiime, TikiToki, Xtimeline
2. Dipity, Timeglider, Timerime
Si tratta di strumenti che si prestano ad un utilizzo didattico nelle discipline di area luministica come storia, letteratura, scienze politiche, ecc.
Questo un esempio di timeline da me realizzata e che utilizzo per spiegare l'avvento e le caratteristiche del nazismo e che gli studenti possono consultare da casa: L'affermazione del nazismo in Germania
Lo storytelling ha avuto origine negli Usa come Storytelling Management, intorno alla fine del XX secolo. E' stato ampiamente utilizzato anche in ambito politico, per esempio nelle sue campagne elettorali lo staff di Barack Obama ha fatto ampiamente uso di tecniche di storytelling.
In ambito educativo la pedagogia si è interessata dello storytelling inteso come insieme di tecniche e strumenti sia narrativi che retorici, per comunicare idee, esperienze, conoscenze e per la "costruzione di significati interpretativi della realtà".
Il digital storytelling impiega tecnologie digitali per realizzare narrazioni ipermediali, attualmente al creazione di storie digitali è resa molto semplice e alla portata di tutti grazie agli sviluppo dei servizi web based o web application, che consentono, dopo essersi registrati, di realizzare storie utilizzando risorse trovate sul web per arricchirle.
Esistono varie tipologie di storytelling a seconda dei media e dei modelli che si decide di adottare e dei criteri in base ai quali si organizza la narrazione. Naturalmente si tratta di una classificazione empirica che non ha nessuna pretesa di univocità e universalità, i servizi che quotidianamente vengono proposti sul web in tale ambito sono numerosi e in continua crescita.
4.1. Storytelling e Timeline
La realizzazione di timeline può esser considerata una forma di narrazione di eventi attraverso il loro ordinamento cronologico. Le varie risorse individuate nel web intorno a un tema, un evento, una problematica, un personaggio, vengono disposte in forma di schede o slide, entro una successione cronologica rappresentata da una barra e disposto secondo la cronologia opportuna.
Nei seguenti post vengono illustrati alcuni dei servizi disponibili sul web per realizzare timeline:
1.Whenintiime, TikiToki, Xtimeline
2. Dipity, Timeglider, Timerime
Si tratta di strumenti che si prestano ad un utilizzo didattico nelle discipline di area luministica come storia, letteratura, scienze politiche, ecc.
Questo un esempio di timeline da me realizzata e che utilizzo per spiegare l'avvento e le caratteristiche del nazismo e che gli studenti possono consultare da casa: L'affermazione del nazismo in Germania
4.2. Lo Storymapping
Può essere considerata una forma di storytelling che utilizza mappe geografiche o immagini per inserire in esse una serie di link a risorse web relativa a una determinata tematica in modo da ottenere un percorso navigabile. Mass media e testate giornalistiche fanno ampio uso di tale forma di storytelling per le loro inchieste e dossier
Di seguito alcuni servizi web che consentono di realizzare storymapps:
1. StoryMap JS
2.Build a Map
3.Google Tourbuilder necessità dell'installazione del plug in Google Earth
Questi alcuni esempi di inchieste e reportage giornalistici realizzati con il sistema dello storymapping:
1. Washinton Post: How the Islamic State is carving put a new country
2. Knightlab: Il Giardino delle delizie di Hieronymus Bosh
4.3. Transmedia storytelling
Si tratta di realizzare una storia organizzando in un ambiente, modellato sulla rivista di news o sulla presentazione, risorse reperibili sul web di vario formato (immagini, video, animazioni, testi, suoni, musiche, news, ecc.), relative ad un dato vento o tema o problema o personaggio, in modo da ottenere un racconto multimediale e ipertestuale, ma possono essere anche utili per illustrare un progetto da realizzare (anche didattico) o i risultati di un progetto. Anche questa forma di storytelling è particolarmente utilizzata nell'ambito giornalistico
Questi alcuni servizi per generare storie trans-mediali:
1.Storify
2.Capzles
Questi alcuni esempi di storie realizzate con storify e capzles
1.La scuola durante il regime fascista
2.La storia e le storie
4.4. Visual Storytelling
In questo caso la storia viene raccontata attraverso l'utilizzo di immagini. Le possibilità di utilizzo di una immagine sono svariate:
- le immagini possono essere disposte in serie come in una presentazione o slideshow e accompagnate da link, testi, dalla voce registrata di un narratore. la creazione di una serie di immagini che possono essere accompagnate da link a risorse multimediali e/o dalla voce registrata di un narratore;
- si può rendere interattiva l'immagine in modo che, cliccando su essa, si aprano risorse presenti sul web;
- si può raccontare un'esperienza attraverso la raccolta di immagini, creando album o bacheche di immagini accompagnate da brevi didascalie
Questi alcuni servizi di visual storytelling che esemplificano le diverse possibilità sopra elencate:
1.Thinglink: immagini interattive
2.Narrable: immagini accompagnate da commento audio registrato
3.Meograph: storie in forma di slideshow, con video, animazioni, link e registrazione voce
4.Pinterest: raccolte di immagini con didascalie
Esempi di storie realizzate con le web application sopra riportate:
1.La guerra civile americana
2.Narrable
3. Meograph: Rise and Fall of Roman Empire
4. Pinterest, L'aula del XXI secolo
4.5. Video storytelling
In questo caso siamo di fronte a servizi web o browser based in cui la storia viene realizzata attraverso la possibilità di manipolare dei video inserendovi testo, link, annotazioni, immagini, domande, ecc. Il risultato sono video interattivi che possono contenere al loro interno elementi multimediali
1. Metta
2. ShortHand
3. Zentrick
4. Popcorn Maker
5. Storygami
Linkografia
Può essere considerata una forma di storytelling che utilizza mappe geografiche o immagini per inserire in esse una serie di link a risorse web relativa a una determinata tematica in modo da ottenere un percorso navigabile. Mass media e testate giornalistiche fanno ampio uso di tale forma di storytelling per le loro inchieste e dossier
Di seguito alcuni servizi web che consentono di realizzare storymapps:
1. StoryMap JS
2.Build a Map
3.Google Tourbuilder necessità dell'installazione del plug in Google Earth
Questi alcuni esempi di inchieste e reportage giornalistici realizzati con il sistema dello storymapping:
1. Washinton Post: How the Islamic State is carving put a new country
2. Knightlab: Il Giardino delle delizie di Hieronymus Bosh
4.3. Transmedia storytelling
Si tratta di realizzare una storia organizzando in un ambiente, modellato sulla rivista di news o sulla presentazione, risorse reperibili sul web di vario formato (immagini, video, animazioni, testi, suoni, musiche, news, ecc.), relative ad un dato vento o tema o problema o personaggio, in modo da ottenere un racconto multimediale e ipertestuale, ma possono essere anche utili per illustrare un progetto da realizzare (anche didattico) o i risultati di un progetto. Anche questa forma di storytelling è particolarmente utilizzata nell'ambito giornalistico
Questi alcuni servizi per generare storie trans-mediali:
1.Storify
2.Capzles
Questi alcuni esempi di storie realizzate con storify e capzles
1.La scuola durante il regime fascista
2.La storia e le storie
4.4. Visual Storytelling
In questo caso la storia viene raccontata attraverso l'utilizzo di immagini. Le possibilità di utilizzo di una immagine sono svariate:
- le immagini possono essere disposte in serie come in una presentazione o slideshow e accompagnate da link, testi, dalla voce registrata di un narratore. la creazione di una serie di immagini che possono essere accompagnate da link a risorse multimediali e/o dalla voce registrata di un narratore;
- si può rendere interattiva l'immagine in modo che, cliccando su essa, si aprano risorse presenti sul web;
- si può raccontare un'esperienza attraverso la raccolta di immagini, creando album o bacheche di immagini accompagnate da brevi didascalie
Questi alcuni servizi di visual storytelling che esemplificano le diverse possibilità sopra elencate:
1.Thinglink: immagini interattive
2.Narrable: immagini accompagnate da commento audio registrato
3.Meograph: storie in forma di slideshow, con video, animazioni, link e registrazione voce
4.Pinterest: raccolte di immagini con didascalie
Esempi di storie realizzate con le web application sopra riportate:
1.La guerra civile americana
2.Narrable
3. Meograph: Rise and Fall of Roman Empire
4. Pinterest, L'aula del XXI secolo
4.5. Video storytelling
In questo caso siamo di fronte a servizi web o browser based in cui la storia viene realizzata attraverso la possibilità di manipolare dei video inserendovi testo, link, annotazioni, immagini, domande, ecc. Il risultato sono video interattivi che possono contenere al loro interno elementi multimediali
1. Metta
2. ShortHand
3. Zentrick
4. Popcorn Maker
5. Storygami
Linkografia
- Wikipedia: Storytelling
- Masternewmedia: Storytelling cos'è e come utilizzarlo
- Wikipedia: Storytelling management
- Journalism.co.uk: 9 web app per la freazione di storie immersive
- Robin Good, Content Curation: Cos'è, Come e Perché Utilizzarla
- Maria Popova, Networked Knoeledge adn Combinatorial Creativity
- Masternewmedia: Storytelling cos'è e come utilizzarlo
- Wikipedia: Storytelling management
- Journalism.co.uk: 9 web app per la freazione di storie immersive
- Robin Good, Content Curation: Cos'è, Come e Perché Utilizzarla
- Maria Popova, Networked Knoeledge adn Combinatorial Creativity