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Cura dei Contenuti e Apprendistato Digitale

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Propongo in questo post la presentazione intitolata "Cura dei Contenuti e Apprendistato Digitale" con cui ho accompagnato il mio intervento del 30/10/2015 al seminario "Per una didattica a bassa direttività", in corso di svolgimento a Iglesias.



Cura dei Contenuti e Apprendistato Digitale 
Ho presentato un percorso che ha come punto di partenza la Content Curation oCura dei Contenuti e come punto di arrivo la proposta di una forma di apprendimento / aggiornamento delle competenze necessarie al'utilizzo delle Tecnologie Digitali nella didattica basata su quello che ho chiamato "Apprendistato Digitale" e "Bottega Didattica". 
Concludo proponendo "La regia" e la "Messinscena", come metafore del nuovo ruolo dell'insegnante che utilizzi le "TAC" o "Tecnologie dell'Apprendimento e della Conoscenza", in ambito formativo

I Problemi

Questi i problemi che ho cercato di affrontare:

1.Sovraccarico Informativo e Cognitivo: come è possibile affrontar cognitivamente il sovraccarico di informazioni che le nuove tecnologie e il web producono? Quali sono le dimensioni di questo problema? Quali i rischi e le difficoltà che esso implica?

2.Cura de Contenuti: la content curation può essere uno strumento per "trasformare" l'entropia informativa in conoscenza? Quali sono le competenze e abilità che la content curation mette in gioco e contribuisce a sviluppare / potenziare? Si può proporre un modello di apprendimento / aggiornamento che abbia come obiettivo quello di sviluppare negli insegnanti e negli studenti l'utilizzo delle Tecnologie della conoscenza per gestire in modo autonomo e consapevole il proprio percorso formativo?

3.Modello della Mente Estesa e Intelligenza Collettiva: passaggio dal Modello Computazionalista e Cognitivista della Mente al Modello della Mente Estesa, in cui il "corpo", gli artefatti e strumenti cognitivi, l'ambiente, inter -agiscono e inter - reagiscono con i processi della mente  pensiero e fanno parte del tessuto cognitivo del pensiero. Embedded Knowledge - Conoscenza Situata, Embodied Knowledge - Conoscenza Incorporata, portano a concludere che  corpo, oggetti e ambiente sono costitutivi dell'intelligenza  e dell'operare complessivo della mente e che questa non è confinata all'interno della scatola cranica, ciò  rafforza analoghe conclusioni cui giungono la teoria dell'Intelligenza Collettiva e quella dell'Intelligenza Connettiva.

4.  Dalle TIC alle TAC: perché le tecnologie producano un effettivo miglioramento dell'insegnamento e dell'apprendimento è necessario un radicale mutamento di prospettive: passare dalle TIC alle TAC, dall'informatica alla pedagogia, dall'imparare le TIC all'imparare (anche) con le TIC. Questi i problemi: L'introduzione di tecnologie e dispositivi tecnologici porta di per sé l'innovazione didattica e il miglioramento dell'apprendimento? Qual è il corretto approccio con cui si deve guardare alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione dal punto di vista Pedagogico? Cosa significa integrare le nuove tecnologie nell'apprendimento e insegnamento?

5. Dall'approccio ingegneristico a quello "situato": come imparare ad usare nella pratica formativa quotidiana le TIC? Perché la via Gutenberghiana e la via Informatica non funzionano? Cosa significa adottare anche nell'aggiornamento dei docenti forme di apprendimento situato? Partire dagli scenari concreti: Apprendistato Digitale e Bottega Didattica.

6.Regia Didattica e Messinscena dell'apprendimento: Perché l'approccio alla progettazione - programmazione dell'apprendimento spesso fallisce? Come definire il ruolo del docente in relazione ai nuovi ambienti e strumenti dell'apprendimento sia fisici che virtuali? Sceneggiare l'apprendimento è una alternativa alla via ingegneristica della progettazione - programmazione? Perché il docente può essere simile al regista?

I presupposti
Di seguito le premesse a partire dalle quali ho sviluppato la mia argomentazione e che ho assunto come presupposti validi e da non porre in discussione
Ritengo scontata la loro validità alla luce di quanto la comunità scientifica attualmente accetta in vari ambiti disciplinari come: semiotica, scienze cognitive, intelligenza artificiale, pedagogia, sociologia, filosofia del linguaggio, teoria della mente, etc. 
Sono consapevole che entro tali discipline e nel dibattito attuale tali premesse non sono unanimemente condivise e vi sono delle alternative, semplicemente non mi interessa prendere in considerazione tali alternative, perché le giudico prive per me di interesse e del tutto inadeguate per comprendere quanto sta accadendo, perciò, con piacere e sollievo, le metto da parte.

Questi i presupposti del mio percorso:

1. Tecnologie, comunicazione, sapere e apprendimento: qualsiasi forma di creazione e diffusione del sapere, così come qualsiasi forma di apprendimento e insegnamento, fanno ricorso alle tecnologie: dalla scrittura cuneiforme alle tavolette di cera, il passaggio dall'oralità alla scrittura e da questa alla stampa, etc., sapere e apprendimento si sviluppano e strutturano sempre in relazione a forme di comunicazione e strumenti tecnologici. Oralità, scrittura, etc sono esse stesse delle tecnologie tra le più sofisticate e complesse.

2. Si impara sempre con le tecnologie: ne consegue che non si pone il problema "se usare le nuove tecnologie" nella didattica, queste si sono sempre usate, perché tutte erano "nuove" quando sono comparse, semmai la discussione deve essere orientata ad individuare quali tecnologie usare e come usarle.

3.Primato dell'apprendimento: le tecnologie, qualsiasi tecnologia, sono in un rapporto ancillare rispetto alla pedagogia, per dirla con gli scolastici "technologia ancilla pedadogiae", quindi l'introduzione di nuove tecnologie e dispositivi, non comporta di per sé un automatico miglioramento dell'apprendimento.

Il Percorso
1. Le Etymologiae di Isidoro da Siviglia
2. Sovraccarico Cognitivo - Information Overload
3.Borges, La biblioteca di Babele
4. Cura dei Contenuti - Content Curation
5.Mente Estesa e Intelligenza Collettiva
6.TIC / TAC: Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione / Tecnologie dell'Apprendimento e della Conoscenza
7.Bottega Didattica e Apprendistato Digitale
8.Regia Didattica e Messinscena dell'Apprendimento


La Presentazione

Cura dei Contenuti e Apprendistato Digitale





Bibliografia

Pierre Lévy, Il virtuale, Raffaello Cortina, 1997 
Buffardi Annalisa - De Kerkhove Derrick, Il sapere digitale, Liguori, 2011
Di Francesco Michele - Piredda Giulia, La mente estesa, Mondadori, 2012
Marco Mighetti, L'intelligenza collaborativa, Egea, 2013
Dominici Piero, Dentro la società interconnessa, Franco Angeli, 2014
Weinberger David , La stanza intelligente, Codice, 2012

Linkografia

1. Su Intelligenza Collettiva e Intelligenza Connettiva
# intelligenza collettiva
# intelligenza connettiva
# Pierre Levy
# Derrick de Kerckhove

2. Su Web e Conoscenza

3. Su TICs e TACs


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