Quantcast
Channel: AulaBlog
Viewing all articles
Browse latest Browse all 503

HyperDoc: un nuovo metodo per realizzare attività didattiche con strumenti digitali

$
0
0

HyperDoc!

Nei blog e siti scolastici degli States, come nei canali YouTube dedicati alla didattica, si discute molto di uno strumento digitale ideato per una didattica mirata alla personalizzazione e all'autonomia dello studente: HyperDocs. Non si tratta di una applicazione digitale o di una nuova tecnologia, ma di un semplice documento di testo condiviso online con gli studenti. Dal momento che non ho trovato niente su tale argomento in italiano, ho pensato di scrivere questo post perché ritengo che HyperDocs rappresenti una proposta semplice, interessante e utile per migliorare l'autonomia cognitiva e metodologica degli studenti. Un utile strumento tra i tanti di cui devo disporre la cassetta degli attrezzi di un insegnante (ora pure la cyber-sicurezza e lo Yoga sigh!)


Cos'è HyperDocs?

HyperDoc è una metodologia per creare lezioni online utilizzando un documento realizzato con Google Documenti o con un altro editor online e che contiene un insieme di istruzioni, link a risorse e problemi, che gli studenti devono utilizzare per svolgere un'attività.
Questi gli elementi caratterizzanti un HyperDocs:

  • un docente crea un documento online e lo condivide con i suoi studenti
  • tale documento funge da Hub che aggrega link a risorse multimediali su un determinato tema (video, articoli, immagini, carte, infografiche, file audio, mappe, etc.);
  • il docente riporta in modo chiaro le istruzioni che indicano cosa devono fare gli studenti con quelle risorse;
  • la grafica deve rappresentare chiaramente le fasi o passaggi delle attività che gli studenti devono svolgere ed essere accattivante;

Tale documento deve sostituire la lezione tradizionale e i compiti. Lo studente dovrà esplorare l'ambiente creato per lui dal docente, compiere ricerche in proprio, vagliare e valutare le informazioni, apprendere nuove conoscenze, risolvere situazioni problematiche, creare contenuti digitali e pubblicarli, etc.
Il proposito è quello di conferire un ruolo più attivo agli studenti, trasformando la loro esperienza formativa. Gli obiettivi cui si mira sono:
  • gestione più autonoma del proprio apprendimento da parte dello studente;
  • personalizzazione dell'apprendimento (nei tempi, nella scelta delle opzioni che il docente deve prevedere, etc.)
  • sviluppo del pensiero critico
  • sviluppo delle competenze digitali

Naturalmente il conseguimento di questi obiettivi dipende da come il docente ha strutturato e configurato l'HyperDoc, qualora le attività proposte non fossero chiare o fossero puramente ripetitive e/o meccaniche e ci si limitasse a trasporre nel documento la didattica trasmissiva e nozionistica dell'approccio tradizionale, non si avrebbe alcun miglioramento dell'esperienza di apprendimento. 

Come nasce HyperDocs?

HyperDocs nasce dal lavoro di tre docenti: Lisa Highfill, Kelly Hilton e Sarah Landis. Di fronte all'ingresso delle tecnologie nelle proprie scuole, queste docenti si posero il problema di come trasformare in meglio l'esperienza di apprendimento degli studenti sfruttando sul piano formativo le tecnologie digitali e il web. La soluzione fu quella di ideare uno strumento per personalizzare le lezioni e coinvolgere gli studenti conferendo ad essi un ruolo più attivo
Questo approccio cerca di ridefinire l'apprendimento e ottimizzare l'uso delle tecnologie e dei dispositivi digitali creando un ambiente di apprendimento Blended entro il quale ridisegnare i due strumenti su cui sui basa il tradizionale processo di insegnamento e apprendimento: la lezione e il compito.
Nel giugno del 2016 hanno anche pubblicato un libro che documenta la loro esperienza con HyperDocs, intitolato The HyperDoc Handbook: Digital Lesson Design Using Google Apps.

Risorse e strumenti

Chi volesse avere un'idea più precisa di come funziona HyperDocs, può fare riferimento al sito ufficiale che fornisce esempi e risorse per sperimentare questo approccio.
Esempi
Si possono visualizzare esempi di HyperDocs a questa pagina: HyperDocs Samples, che contiene vari esempi ordinati per discipline: inglese, storia e geografia, matematica, scienze, eventi speciali e vacanze. Cliccando su una delle categorie si apre una cartella condivisa di google drive in cui si possono trovare decine di esempi di HyperDocs creati da docenti e già sperimentati che possono essere scaricati e modificati secondo le proprie esigenze.
Modelli
Esistono anche dei modelli predefiniti e personalizzabili tra cui si può scegliere, si trovano alla pagina HyperDocs Tempaltes. Riporto alcuni di essi: Semplice; Workshop; viaggio dell'eroe; esplora, spiega, applica; 5E. 
Cliccando su uno dei modelli si apre il documento google corrispondente che può essere liberamente utilizzato

Modelli per la costruzione di IperDocumenti

Per la sua semplicità e versatilità, in fondo si tratta di un documento di testo con grafica e link, un HyperDoc può essere costruito secondo differenti modelli che fanno riferimento a diverse strategie didattiche e teorie pedagogiche. 
Seguendo le indicazioni di Jennifer Gonzalez che ha pubblicato nel suo blog Cult of Pedagogy un interessante articolo su HyperDoc: How HyperDocs Can Transform Your Teaching, propongo alcuni dei possibili modelli che si possono adottare e che sono anche scaricabili dal sito HyperDocs.

Modello 5e
Secondo questo modello il ciclo dell'insegnamento - apprendimento può essere descritto nei termini di una sequenza suddivisa in 5 fasi: Engage, Explore, Explain, Elaborate, Evaluate (Coinvolgi, Esplora, Spiega, Rielabora, Valuta). Si tratta di un approccio costruttivista in cui lo studente viene aiutato ad essere protagonista della propria esperienza di apprendimento. Vedi The 5E Instructional Model. A questo link si può reperire il modello 5e: 5E's Plan Template.

Modello HyperDoc
Le ideatrici di HyperDocs hanno proposto un proprio modello, che è una rielaborazione del modello costruttivista 5E e lo hanno denominato modello HyperDoc. Presenta due fasi in più rispetto al precedente e nelle intenzioni delle tre docenti la fase più importante è l'esplorazione. I cambiamenti riguardano tre nuove fasi:
Apply: assegnazione agli studenti di un compito significativo che consenta loro di applicare quanto appreso a situazioni nuove utilizzando strumenti digitali e cooperando tra loro
Share: Raccogliere e pubblicare i lavori degli studenti in un unico spazio online e condividere i loro lavori anche con una audience reale.
Reflect: fase valutativa guidata in cui riflettere su quanto si è realizzato e proporsi nuovi obiettivi.
Qui sotto il modello HyperDoc e il link da cui scaricarlo: modello HyperDoc.
Apprendimento autogestito
Per ogni argomento il docente predispone una guida con tutti i passaggi necessari perché gli studenti possano svolgere in autonomia l'attività di apprendimento: pre-test, obiettivi di apprendimento, domande per la verifica formativa, lezioni da leggere o guardare, etc. Gli studenti procedono autonomamente e secondo i propri ritmi.

Playlist
Si tratta di un sistema ideato da Tracy Enos per personalizzare l'apprendimento e che consiste in un foglio di lavoro / tabella digitali in cui gli studenti possono trovare le indicazioni per sviluppare una determinata attività formativa. La playlist un piano di apprendimento che ogni studente riceve e in cui sono indicate le risorse lezioni (video, audio, testuali, etc), documenti, presentazioni, istruzioni, attività da svolgere, esercizi, etc. Ogni studente potrà portare avanti il suo percorso secondi i propri tempi di apprendimento. Inoltre, poiché ogni playlist può essere personalizzata, potrebbero anche non essercene due uguali dato che è possibile fornire indicazioni, risorse e istruzioni parzialmente differenti ai differenti studenti. Per saperne di più consiglio questo articolo di Jennifer Ganzalez, Using Playlist to Differentiate Instruction.

Agenda
Riprende lo stile di pianificazione delle suole Montessori ma in formato digitale. Ad ogni studente viene fornita un'agenda in cui sono presentati obiettivi, attività e incarichi per la settimana. Gli studenti discutono di come realizzare l'azione formativa.

Naturalmente vi sono tante altre possibilità e tanti altri modelli che possono essere utilizzati per costruire un HyperDoc ispirandosi a differenti metodologie come Il Problem Based Learning, l'Inquiriy Based Learning,  il Project Based Learning, etc. , vedi Metodologie Didattiche: apprendimento basato su Problemi, sulla Ricerca o sui progetti.

Videotutorial e Guide

Ho selezionato tre video tutorial in inglese, in italiano non esiste nulla sulla'Argomento, né recensioni, né video. Ho scelto due tutorial che possono essere utilizzati con i sottotitoli e la traduzione automatica in italiano, che pur non perfetta consente di seguire quanto viene detto.

Il primo è un breve video che presenta HyperDocs utilizzando un'animazione e del testo scritto, è stato realizzato da Stephanie Wilcox Hall ed è intitolato HyperDocs defined. Ha una durata di 1:09 minuti ed è stato pubblicato il 27 giugno del 2016 e tenta di fornire una definizioen di HyperDocs



Il secondoè un tutorial di Shawn Beard intitolato "Go paperless with HyperDocs!", ha una durata di 14:50 ed è stato pubblicato il 5 luglio 2016.



Il terzo è stato realizzato da C3Learning ed è intitolato HyperDoc Tutorial, ha una durata di 15:26 ed è stato pubblicato il 7/4/2014 ed è forse quello che mi è piaciuto di più perché è attento alla dimensione pedagogica e didattica che è necessario privilegiare se si vuol che questo strumento abbia efficacia e non si trasformi in un trastullo digitale.



Viewing all articles
Browse latest Browse all 503

Trending Articles