Primo titolo di una fortunata e istruttiva trilogia di Fruttero & Lucentini, "la prevalenza del cretino"è anche un fenomeno digitale, è sufficiente aggirarsi per i social più popolari per rendersi conto che si sguazza tra un mal riposto narcisismo e un un ineguagliabile cretinismo.
D'altra parte tra le due cose, narcisismo e cretinismo, vi è uno stretto legame, dal momento che il cretino è colui che non nutre dubbi, in primo luogo su se stesso, per citare la ditta "F&L": "Il cretino è imperturbabile, la sua forza vincente sta nel fatto di non sapere di essere tale, di non vedersi né mai dubitare di sé".
I Sociale il prevalere del cuore senza ragioni o senza ragione del cuore
Nei social l'atto del comunicare con gli altri e del discutere si trasforma nel vomitare. Con apodittica certezza vengono vomitate, quotidianamente e in tutte le lingue, le peggiori scempiaggini e l'emotività è il fondamento della discussione, il mero sentire diviene la pietra angolare del giudizio.
La mente razionale è sequestrata e disabilitata dal sistema limbico, l'amygdala hijack (vedi video più sotto) è il comun denominatore degli sfoghi biliosi dell'homo digitalis, quasi che internet dalla preconizzata intelligenza collettiva di Pierre Levy, si sia trasformato nella macchina decervellatrice di Ubu Re.
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locandina della prima di Ubu re da pensare.ovh |
Naturalmente gli apocalittici attribuiranno tale idiozia collettiva alle tecnologie e porranno il web sotto processo, ma cosa c'è di meno tecnologico e più naturale della cretineria umana?
Certo occorre essere come le tre scimmiette, cechi e sordi e muti, per non capire che è l'uomo rendere stupido il web e non il web a rendere stupido l'uomo. Niente è più equamente e democraticamente distribuito tra il genere umano della stupidità che non conosce distinzioni e non fa discriminazioni di genere, razza, etnia, colore politico, età, religione etc.
Kialo, contro il logorio della cretineria
Questa lunga premessa per presentare Kialo, uno strumento social che si propone come ambiente per il dialogo, il dibattito razionale e la comunicazione argomentativa: non litigare ma ragionare, non urlare e insultare ma discutere o, un social spinoziano: "Non ridere, non lugere neque detestari, sed intelligere" - "Non ridere, non piangere nè detestare ma cerca solo di comprendere".
Cos'è Kialo?
Kialo è un ambiente interattivo e dialogico che consente di discutere i pro e i contra di un determinato argomento. Ogni discussione è infatti articolata secondo una logica argomentativa per cui ogni intervento su un tema produce una struttura ad albero di argomenti a favore o contrari e tale struttura è facilmente navigabile e si può intervenire con le proprie tesi e ragioni, ricevendo notifiche sugli sviluppi delle discussioni cui si partecipa.
Ho conosciuto Kialo grazie ai Tweet entusiasti di Franco Mattarella, Pietro Alotto e Matteo Giangrande, non so a chi di loro spetti la primogenitura nella segnalazione di questo strumento e quindi li ringrazio tutti e tre.
Kialo è stato ideato proprio al fine di valorizzare il pensiero critico e l'approccio socratico ai problemi. Nasce su iniziativa di Errikos Pitsos, nome che sa di greco cosa questa significativa, nell'agosto del 2017. Ha trovato un certo seguito e rappresenta una palestra per il pensiero critico e argomentativo e un ottimo ambiente formativo per "compiti autentici" e utilizzi didattici.
Come Funziona?
Le discussioni sono in inglese, ma si può scrivere anche in italiano e si possono avviare discussioni interamente in italiano. Kialo è gratuito, dopo essersi iscritti si possono esplorare le varie discussioni attraverso vari strumenti:
- motore di ricerca,
- indici come: le discussioni più recenti, più popolari, etc.
- indice di parole chiave sul lato destro della HP.
Le discussioni vertono su ogni genere di domande, del tipo: Mangiare carne è sbagliato? Dio esiste? Gli insegnanti devono essere armati? Le monarchie europee devono essere abolite? e così via discutendo e domandando.
Per partecipare a una discussione:
- si clicca sul titolo e/o l'immagine
- si legge la descrizione più estesa dell'argomento e/o del problema
- si clicca su "Open discussion"
Una volta avuto accesso alla discussione se ne possono esplorare i vari rami, infatti la discussione è suddivisa in pro e contra, i primi in verde e i secondi in rosso. Si possono leggere i vari argomenti e post pubblicati e, cliccando sul segno +, si può aggiungere il proprio contributo. Naturalmente la discussione si articola in rami e sottorami che si possono esplorare e che sono sempre strutturati secondo lo schema bipolare del discorso argomentativo: verde argomenti a favore e rosso argomenti contro la tesi esposta.
Quali operazioni si possono fare?
Ogni post padre (all'origine di un ramo o sottoramo della discussione) può essere oggetto di varie operazioni:
- ringraziare l'autore (icona cuoricino)
- visualizzare i commenti e la cronologia delle modifiche
- segnare per la revisione
- inserirlo nei propri segnalibri
- segnare l'intero ramo come già visto
È inoltre possibile seguire la discussione e condividerla su Twitter e Facebook o invitare altre persone via email perché la seguano. Vi sono anche altri strumenti che consentono di orientarsi nello spazio dialogico e di compiere altre operazioni come: discutere in chat, ricevere notifiche, votare, etc.
Discutere anche a scuola
Tra un orientamento e una alternanza scuola lavoro, nel poco tempo che resta, sarà quindi possibile far provare alle classi l'ebrezza della discussione.
Le discussioni possono essere avviate da chiunque e possono essere mantenute pubbliche o private
Gli utilizzi didattici sono facili da immaginare e le potenzialità enormi:
- invitare i nostri studenti a partecipare ad una discussione
- avviare una discussione su un tema o problema e invitare i nostri studenti a parteciparvi
Tale strumento può essere anche utilizzato come:
- introduzione a un argomento
- consuntivo di un'attività svolta
- gara / sfida tra studenti, gruppi di studenti,
- strumento per approfondire / articolar emeglio un problema
- brainstorming
- e, soprattutto, etc.etc.
La ragione rapita
Emozione e manipolazione nella narrazione da Platone alle neuroscienze. Dalla condanna della poesia di Platone, perché rende l'uomo un invasato schiavo di forze che ne inibiscono la razionalità e lo controllano, all'Amygdala Hijack, la disabilitazione della mente razionale da parte del sistema limbico e il ruolo della mente emotiva nella narrazione.
Emozione e manipolazione nella narrazione da Platone alle neuroscienze. Dalla condanna della poesia di Platone, perché rende l'uomo un invasato schiavo di forze che ne inibiscono la razionalità e lo controllano, all'Amygdala Hijack, la disabilitazione della mente razionale da parte del sistema limbico e il ruolo della mente emotiva nella narrazione.
Link Utili
1. Gianfranco Marini, Pensiero critico: strumenti e risorse, AulaBlog, 10/12/2017,
2.Alessandro Berrettoni, Kialo, il social "radical chic" per chi vuole discutere e non litigare sul web, Il Messaggero, 19 Dicembre 2017
3.Ninja Marketing, Kialo, il social network dove non si litiga, Martina Msullo, 19/12/2017
4. video presentazione di Kialo in inglese